Gran Fondo Sci “ VASALOPPET”: il sogno s’avvicina (Svezia)
Di Carmela Vergura
Si avvicina la scadenza per un impegno importante e da anni da me desiderato, la regina delle Gran Fondo sugli sci stretti, la Vasaloppet con partenza da Mora, Svezia.
Stamattina il postino mi ha portato la lettera in cui il Comitato organizzatore mi ha comunicato ufficialmente la mia iscrizione, numero di pettorale 17398, avete letto bene? Diciasettemilatrecentonovantotto, vuol dire che dietro di me ci sono ancora 700 sciatori e poi chiuso il numero. Un intero paese di 18000 abitanti partiranno da questa immensa pianura che fa da parterre alla Gran Fondo di Mora, domenica 6 marzo, quando in Italia si festeggerà il Carnevale, a Ivrea, città nella quale sono residente, si tireranno le tradizionali arance per il carnevale. Invece la sottoscritta sarà in compagnia di altre 18000 persone per una passeggiata agonistica con gli sci lunga 90 km.
La tecnica usata è quella classica, cioè si scia sui binari, la tecnica classica è il passo alternato. Secondo i più tradizionalisti, è il passo più elegante da vedere, quello che rappresenta meglio lo sci di fondo, e quello dove noi italiani non siamo ben messi nelle gare internazionali.
Da alcuni anni però, si sta diffondendo anche in Italia la voglia di far crescere questa tecnica, ed è così che la Marcialonga, la Sgambeda, la Dobbiaco Cortina, tutte Gran Fondo conosciute anche all’estero hanno dato il giusto spazio, inserendo la parte delle gare anche nel classico. Nel cuore e nella testa di ogni sciatore di fondo che si rispetti, vi è il desiderio, almeno una volta nella vita, di prendere parte a quella che, rappresenta meglio di tutte, le Gran Fondo per eccellenza degli sci stretti: la VASALOPPET. Si svolge annualmente nella regione della Dalarna in Svezia, la prima domenica di marzo. È la più vecchia, più lunga e più grande gara di sci di fondo del mondo, su una distanza di 90 chilometri tra il villaggio di Sälen e la città di Mora. La gara nacque nel 1922, ispirandosi al percorso che il futuro Re Gustavo Vasa aveva compiuto nel 1520. Il vincitore della prima edizione fu Ernst Alm da Norsjö, che ancora oggi è il più giovane vincitore della gara.
La storia racconta che il giovane nobile Gustav Ericsson Vasa stava sfuggendo alle truppe di Cristiano II, Re di Svezia . Gustavo stava fuggendo attraverso la Dalecarlia, temendo per la sua vita e di essere scoperto dalle truppe del re, quando parlò ad una assemblea di uomini di Mora, cercando di convincerli a imporre una tassa e dare il via ad una rivolta contro Re Cristiano. Gli uomini non furono convinti e Gustavo Vasa inizio il suo viaggio con gli sci verso la Norvegia, dove sperava di trovare rifugio. Venne raggiunto a Sälen, da altri due sciatori. Gli uomini di Mora avevano cambiato idea e volevano che Gustavo guidasse la rivolta. Il 6 giugno 1523 Gustavo Vasa venne incoronato Re di Svezia, avendo sconfitto il re danese Cristiano.
Quella di quest’anno è la 87 edizione e il sogno sta per avverarsi, mi auguro di provare le stesse, identiche emozioni provate la prima volta alla Marcialonga di Fiemme e Fassa, la Vasaloppet italiana. Il mio sogno è già in volo verso Mora e sono convinta che anche questo pezzo di puzzle si andrà ad unire perfettamente agli altri pezzettini di sogni realizzati .
Re Gustavo sto arrivando, aspettami al traguardo…