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Incidente mortale sul Gran Paradiso

La caduta in un crepaccio è stata fatale allo snowboarder-alpinista Paolo Celva, di Trento, che si trovava sulal via di salita al Gran Paradiso, l’unico 4000 interamente in territorio italiano. Era con una comitiva di amici, impegnati nella salita ai 4061 metri della vetta, sulla via che dal Rifugio Chabod porta al Gran Paradiso. Separatosi dal resto del gruppo per una breve sosta, ha perso contatto con i compagni di salita, che non vedendolo arrivare, sono rientrati al rifugio, dove hanno dato l’allarme una volta accortisi della sua assenza. I soccorritori hanno trovato il corpo di Celva in un crepaccio verso le 13,30. Lo snowboarder, dotato di Split-Board (lo snowboard divisibile), non aveva ancora modificato la split-board per la discesa e dunque è quasi certo che stesse ancora salendo. Forse era passato su un punto in cui pochi centimetri di neve fresca avevano ricoperto il crepaccio creando una sorta di trappola. Sull’incidente sta effettuando indagini la Guardia di Finanza che nel pomeriggio di domenica ha sentito tutti i compagni di Celva cercando di ricostruire tutte le ore precedenti all’incidente.  

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.