Raffaella Brutto annuncia il ritiro dallo snowboard agonistico
Raffaella Brutto saluta il mondo dello snowboardcross agonistico. Dopo 91 presenze in Coppa del mondo con il secondo posto individuale a Montafon (Aut) nel 2012 e i due terzi posti a la Molina (Spa) nel 2014 e Big White (Can) nel 2020 ma anche due vittorie in coppia con Michela Moioli nelle prove a squadre (a Montafon nel 2013 e Veysonnaz nel 2017), le nove partecipazioni ai Mondiali e a tre Olimpiadi, la 35enne valdostana d’adozione, portacolori del Centro Sportivo Esercito, lascia l’attività per dedicarsi al suo futuro. Lo fa tra l’emozione generale, ma con la consapevolezza di essere arrivata al momento giusto per proseguire la sua esperienza di vita cercando altre sfide professionali e umane, come confermato nel suo messaggio a mezzo social:
“È difficile lasciare andare una parte così bella e lunga della mia vita, ma tutto ha un termine, incluso la mia carriera da snowboarder. Quando ho iniziato nel 1996, non avrei mai immaginato che avrei raggiunto questi livelli, competendo per oltre 10 anni in Coppa del Mondo e partecipando a tre Olimpiadi. È incredibile come una scelta, quella di provare lo snowboard, abbia influenzato così profondamente la mia vita, portandomi non solo successi sportivi, ma anche l’amore e la gioia di diventare madre.
Le scelte che facciamo ogni giorno plasmano il nostro futuro e le esperienze che viviamo ci definiscono. Ho tanti preziosi ricordi dell’infanzia come snowboarder: gli allenamenti, i compagni di squadra, le gare e gli avversari che volevo sempre superare. È stato un lungo percorso fatto di momenti indimenticabili, dalla mia ascesa nel mondo dello snowboard fino all’ingresso nella squadra nazionale. Vorrei dire ai giovani di divertirsi e seguire la loro passione, perché solo così si possono realizzare i propri sogni.
Desidero ringraziare di cuore i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto nello sport e mi hanno accompagnato per tanti anni da Genova alle montagne. Ora che sono diventata madre, voglio prendere esempio da loro e creare un ambiente ricco di sport per i miei figli, qualunque esso sia. Un grazie di cuore va al Centro Sportivo Esercito e alla FISI per tutti gli anni trascorsi insieme. E soprattutto, grazie alla mia squadra, che nel corso degli anni è diventata una seconda famiglia. Vi voglio bene e porterò sempre con me i ricordi e l’affetto che abbiamo condiviso.”
Fonte Fisi