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Dynafit X4 Expedition: 4 vette, 4 nazioni, 4 giorni, 5 atleti


Cinque fortissimi atleti di scialpinismo partono da Garmisch con l´obiettivo di scalare quattro straordinarie vette alpine di altrettante nazioni nell´arco di quattro giorni, senza avvalersi di nessun trasporto a motore. Tutto deve essere fatto con le proprie gambe: scalando, correndo e pedalando. Già, pedalando, perché per i trasferimenti i cinque atleti utilizzano una mountain bike, spesso portata in spalla. Alla fine saranno 400 i chilometri percorsi e 13.200 i metri di dislivello. Dall´avvincente esperienza di Benedikt Böhm e Schorsch Nickaes, Elmar Trittscher, Javier Martin de Villa e Pete Swenson, nasce il film X4-Story che racconta un´avventura straordinaria. La spedizione è stata anche il banco di prova della collezione studiata da DYNAFIT per chi vuole vivere la montagna con lo stesso spirito Speed Up che ricerca durante una escursione invernale di scialpinismo.

Sono le sei del mattino dell´8 ottobre 2010, e nel parco dello stadio olimpico di Garmisch Partenkirchen cinque amici si incontrano e, nel silenzio dell´alba, si stringono la mano prima di partire. È in questo magico momento che prende vita X4, una iniziativa unica nel suo genere, e per questo ancor più affascinante. Sono cinque amici, ma anche colleghi, atleti di alto livello, e forse in passato sono stati anche avversari. Ma oggi tutto è diverso, e il loro obiettivo si chiama X4 e dovranno conquistare in quattro giorni le vette dello Zugspitze (2.962 m), del Similaun (3.599 m), dell´Ortler (3.905 m) e del Piz Palü (3.901 m) attraversando quattro nazioni, il tutto in quattro tappe. Qualcosa di più di un poker d´assi!

A capo della spedizione Benedikt Böhm, amministratore delegato di DYNAFIT ed ex atleta della nazionale tedesca di scialpinismo, e dal 2005 guida ogni anno scalate Speed up in tutto il mondo. Con Benny l´amico di lunga data Schorsch Nickaes, Sales & Product Manager di DYNAFIT con la responsabilità dello sviluppo dei prodotti. Come ex membro della nazionale tedesca e allenatore della nazionale giovanile di scialpinismo, Schorsch conosce bene le sfide a cui è sottoposta l´attrezzatura. Dall´Austria il fortissimo Elmar Trittscher, da oltre 15 anni atleta di alto livello negli sport di resistenza, e dal 2010 fa parte del team DYNAFIT in qualità di responsabile delle vendite. Il campione spagnolo di scialpinismo Javier Martin de Villa allena la nazionale spagnola e ricopre il ruolo di manager del team internazionale DYNAFIT. Chiude la presentazione del team l´americano Pete Swenson che lavora in DYNAFIT in qualità di Brand Activation Manager per il nord America. Negli anni Novanta, Pete faceva parte dell´élite mondiale di mountain bike ed è stato tre volte vincitore del campionato USA di scialpinismo. Ad accomunare gli atleti del progetto X4 non è soltanto la mentalità sportiva, ma un impegno concreto e quotidiano nello scialpinismo, ora estesa anche all´estate.

L´idea di fondo della spedizione X4 è di affrontare l´intero tragitto in stile by fair means, ovvero senza alcun tipo di supporto esterno. Dunque nessun trasporto con auto o seggiovie. Infatti i cinque partecipanti all´avventura hanno percorso in mountain bike la gran parte della distanza tra una cima e l´altra: ad attenderli oltre 400 chilometri da vivere attraverso Germania, Austria, Italia e Svizzera. Hanno dovuto correre, pedalare e scalare per oltre 12 ore al giorno, e con lunghi tratti con le biciclette in spalla.

Un confronto tra cinque atleti non comuni e quattro vette tra le più significative dell´arco alpino. Un confronto che ha visto anche la resa dei cinque di fronte solo all´imperiale cima dell´Ortler (ITA): «C´era troppa neve e avremmo rischiato più del necessario – ha commentato Benny Böhm – e in fondo il senso dell´avventura sta anche in questo, capire quando si deve tornare indietro». Ma non è mai una sconfitta, perché anche in questo caso la scelta dei cinque è di pura saggezza, che nulla ha tolto al fascino della spedizione X4. Dopo aver conquistato lo Zugspitze (GER) e il Similaun (AUT), e al termine della discesa del Piz Palü (SVI), i cinque componenti del team DYNAFIT giungono a Morteratsch. Al termine il conteggio vede 13.200 metri di dislivello compiuti in quattro giorni, e finalmente possono dire: Missione compiuta!!.

Un´avventura fantastica, dove la sfida dell´uomo con la natura di alta montagna, si è fusa con la ricerca della soluzione tecnica, della sperimentazione e dello sviluppo. Infatti, conclusa la sfida sportiva e una volta rientrati in azienda, gli atleti DYNAFIT hanno trasferito l´esperienza di X4 in un nuovo progetto di sviluppo prodotto che spazia dall´abbigliamento agli zaini, senza tralasciare le calzature. Capi tecnici studiati per i sempre più numerosi appassionati di scialpinismo che durante l´estate ritornano sulle stesse vette conquistate in inverno ma questa volta correndo tra le nuvole o cavalcando una mountain bike. Magliette, giacche, pantaloni, ma anche zaini superleggeri e scarpe performanti per l´Alpine Running e l´Alpine Biking, le due anime estive della montagna vissuta in modo Speed Up. Un´ampia offerta che condivide con la proposta invernale gli stessi valori che hanno reso grande DYNAFIT: speed, lightness, technology e performance.

L´esperienza di X4 si vedrà nel corso del DYNAFIT Filmtour, dove verrà presentato l´affascinante film sulla spedizione. In attesa di sederci davanti al grande schermo, saggiamo lo spirito della spedizione del trailer della X4-Story sul sito www.dynafit.com/press .

Per maggiori informazioni: www.dynafit.it

Fonte Ufficio Stampa Dynafit

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.