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Inaugurato il Willy Jervis Spring Triathlon di Bobbio Pellice (TO) con i successi di Filippo Barazzuol e Barbara Moriondo


Willy Jervis: napoletano di origine, ingegnere meccanico alla Olivetti, valdese, alpinista, sciatore e antifascista. Era un partigiano e per questo motivo venne fucilato il 4 agosto 1944 sulla piazza di Villar Pellice dai nazisti.

A Willy Jervis è stato dedicato dal Cai Uget Val Pellice, il rifugio collocato nella conca del Pra in alta Valle Pellice nel comune di Bobbio. Settanta anni sono trascorsi e la ricorrenza è stata ricordata nella edizione “zero” del Willy Jervis Spring Triathlon.

Sabato 24 maggio l’alta valle non ha fatto mancare proprio nulla agli sforzi organizzativi di un gruppo di pionieri decisi a proporre un menù tutto nuovo per quanto riguarda le imprese sportive. Sole a manetta, lo spettacolo del cielo blu senza compromessi, il primo verde dei prati che, qualcuno diceva, “manco la Svizzera”, i camosci che osservavano oramai alti sui versanti esposti a sud, la indispensabile lingua di neve che salendo dalla Partia da Munt diveniva continua sopra al Pian Sineive compatta quanto bastava per garantire una spettacolare e godibile discesa finale dopo avere concluso lo sforzo agonistico.

Questo lo scenario che ha ospitato, in una mattinata di primavera oramai inoltrata, una manifestazione sportiva dalle grandi potenzialità future. 37 atleti si sono prestati a battezzare questa new entry. Uomini e donne che, individualmente, si sono fatti carico di coprire i 7 km e 550 metri di dislivello da Villanova al Rif. Jervis con la Mountain Bike, di percorrere circa tre km di corsa nella conca del Pra e poi di affrontare, sci a zaino prima ed ai piedi poi, i 1105 metri di dislivello per raggiungere la metà individuata al Colle Selliere a 2850 metri. Chi li abbia poi convinti a scendere a valle in una giornata così spettacolare non è dato a sapersi!

Il dominio di Filippo Barazzuol era previsto e lui non ha mancato l’appuntamento. Una prestazione impreziosita dal suo ruolo di collaboratore organizzativo che lo ha visto impegnato alla vigilia nelle operazioni di tracciatura del percorso. Suoi i migliori tempi da biker e sulla frazione scialpinistica per concludere con un incredibile, almeno per noi, 1 ora 43 minuti e 45 secondi.

Paolo Bert era lo sfidante ufficiale. Ha provato ad impensierire il fuoriclasse cercando di contenere il distacco nella frazione ciclistica ma la sua Mountain Bike soprannominata “il cancello” regalo per una prima comunione o cresima remota non lo ha assistito. Ha pagato 3 minuti dal battistrada. Il recupero nella frazione di corsa (1 minuto) non è stato sufficiente e lo strapotere di Filippo sugli sci ha fatto il resto: 10 minuti di distacco circa sui 1700 metri di dislivello complessivi da coprire in salita (1.52.34). Gianfranco Lantermino ha chiuso al terzo posto con una sorprendente prestazione contenendo in tre minuti il distacco dal secondo gradino del podio.

Barbara Moriondo ha costruito la vittoria soprattutto sulla frazione sciistica andando a vincere in 2.36.55 il test femminile. C’è stata più battaglia in questa classifica: Samanta Odino ha pagato meno di due minuti alla vincitrice (2.38.26) e la terza posizione è stata conquistata dalla Valtellinese Serena Piganzoli anche lei più a suo agio con gli sci ai piedi (2.43.44).

La festa finale offerta dalla gestione del Rifugio Jervis ha riportato tutti allo stesso livello. Gran festa e generale soddisfazione per una manifestazione destinata ad un grande futuro. L’edizione 2015 terrà conto della prova odierna e delle valutazioni, peraltro ampiamente positive, dei 36 protagonisti. Sabato 24 maggio 2014 è nato un nuovo evento destinato ad impreziosire il futuro sportivo di questo strepitoso angolo di Piemonte.

Di Carlo Degiovanni

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.