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Doping: i fondisti russi Legkov e Belov squalificati, annullate le medaglie delle Olimpiadi di Sochi


Il Comitato Olimpico Internazionale ha pubblicato le prime decisioni prese dalla Commissione Oswald che ha ritenuto i fondisti russi Alexander Legkov e Evgeniy Belov colpevoli di violazione all’articolo 2 delle regole antidoping del CIO per le Olimpiadi di Sochi.

I risultati ottenuti alle scorse Olimpiadi da entrambi sono cancellati, le medaglie devono essere restituite, la FIS deve aggiornare i risultati e Alexander Legkov e Evgeniy Belov non potranno più partecipare ad alcuna edizione futura delle Olimpiadi invernali.
A Sochi, Legkov conquistò la medaglia d’Oro nella 50 km e partecipò all’Argento della Staffetta che a sua volta viene squalificata. Dovranno, quindi, essere riscrittite le classifiche di due gare olimpiche. Nella 50 km dietro a Alexander Legkov si classificarono i connazionali Maxim Vylegzhanin e Ilia Chernousov, quarto posto e quindi promozione a medaglia per il norvegese Martin Johnsrud Sundby, anche lui squalificato per un’altra vicenda.

Nella Staffetta maschile la medaglia d’Oro andò alla Svezia; squalificata la Russia, dovrebbe salire sul secondo gradino del podio la Francia mentre la medaglia di Bronzo andrebbe alla Norvegia. Quarta l’Italia.

A 100 giorni dall’Olimpiade invernale della Corea del Sud un’altra bufera doping si abbatte sullo sci i fondo.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.