Roland Fischnaller argento ai Mondiali di Park City nello slalom parallelo
Capitan Fisch, come viene soprannominato Roland Fischnaller, compie un’altra impresa della sua formidabile carriera, arrivando in finale e conquistando la medaglia d’argento, la quinta ai mondiali, confermando di essere, a 38 anni, il più vincente della storia dello snowboard italiano.
Aveva superato le qualificazioni con il miglior tempo e dagli ottavi in poi aveva eliminato avversari del calibro dell’austriaco Lukas Mathies, del bulgaro Yankov e del tedesco Stefan Baumeister. In finale si è arreso al russo Dmitry Loginov, che ha la metà dei suoi anni e una reattività fisica straordinaria abbinata a una grande tecnica. Fischnaller sbaglia una porta, sotto una copiosa nevicata e così il russo si aggiudica il secondo titolo mondiale in 2 giorni, dopo quello del PGS di ieri.
Comunque la Nazionale del DT Cesare Pisoni si è prontamente riscattata dopo la deludente prova del PGS, visto che oltre all’argento di Fischnaller, c’è il quinto posto di Aaron March e il dodicesimo di Daniele Bagozza,
Nella gara femminile è stata eliminata agli ottavi Nadya Ochner, battuta da Sabine Schoeffmann, leader della classifica di specialità in Coppa del mondo: l’azzurra chiude dodicesima ed è il suo miglior risultato in carriera ai Mondiali. Oro per la svizzera Julie Zogg, argento all’ucraina Annamari Dancha, bronzo alla tedesca Ramona Hofmeister.
Le dichiarazione di Roland Fischnaller
“Oggi ho disputato la gara più difficile della mia carriera, non ricordo uno slalom così lungo, su un tracciato che girava così tanto, oltretutto con tantissima neve. Ho saputo stringere i denti, in finale non riuscivo più a piegare per la stanchezza, ho pagato i due mesi di inattività a causa dei miei problemi alla schiena. Sono certamente contento, sono riuscito a soffrire per regalare qualcosa di importante alla nostra squadra e ai nostri tecnici, che ci preparano sempre cose nuove. E’ un argento guadagnato, tornare qui dopo le Olimpiadi del 2002 è un’esperienza incredibile, ho perduto contro un avversario di vent’anni più giovane e ciò mi rende onore. Adesso penso a prendermi la rivincita a partire dalle prossime gare di Coppa del mondo.