Punta Bousson canale sud – Itinerario Sci e Snowboard Alpinismo
INIZIO ESCURSIONE: Lago Serrù (quota 2275m)
ACCESSO: Per arrivare al lago Serrù prendere l’autostrada Torino-Aosta, uscire ad Ivrea e proseguire per Castellamonte – Cuorgnè, oppure da Torino prendere la superstrada per Caselle, Rivarolo e Cuorgnè. Da Cuorgnè, prendere la strada per Ceresole, dopo Ceresole Reale costeggiare il lago e salire per la strada del colle del Nivolet fino al parcheggio del lago Serrù e da qui iniziare la salita.
DISLIVELLO: 1150 metri
DIFFICOLTA’: 5.2
PERIODO CONSIGLIATO Aprile, Maggio, Giugno
ATTREZZATURA: da scialpinismo o snowboard-alpinismo, piccozze, ramponi
CARTOGRAFIA: IGC 1:50000 n.3 Parco Nazionale del Gran Paradiso
NUMERI UTILI: SOCCORSO ALPINO 118
DESCRIZIONE ITINERARIO PUNTA BOUSSON CANALE SUD
Questo il racconto dell’autore della discesa, Roberto Giacchetto.
“Di cime in zona Nivolet ne avevo già fatte parecchie, avevo sempre ammirato la bastionata delle pareti sud di Galisia, Bousson e Basei, che si può vedere salendo verso il Colle del Nivolet già dopo Ceresole e avevo sentito parlare della ragnatela di canali che si snoda sulle pareti sud delle stesse. Ormai siamo a primavera inoltrata, finalmente liberi di muoverci dopo il lockdown del coronavirus, e avevo voglia di fare una discesa su una parete che ammiravo e mi mancava.
Il 24.05.2020 sono partito dal parcheggio del lago Serrù in direzione del rifugio Pian Ballotta, superando un ripido pendio vicino al rifugio si arriva in un bellissimo anfiteatro del Pian della Ballotta, guardando indietro il panorama sul Lago Serrù è magnifico.
La discesa più conosciuta e ripetuta da qui sulla bastionata sud è un canale che parte da punta Galisia (quota 3346m), nominato “Disneyland” di grado 5.1, allora decido di cimentarmi su quello, la giornata bellissima qualità della neve ottima una super sciata.
Mentre affronto il canale non riesco a togliere gli occhi di dosso da una linea che parte da cima Bousson, un canale veramente molto stretto e ripido, decido di tornare la settimana successiva per provarlo.
Di questo canale non ho trovato alcuna recensione, probabilmente dato un budello molto stretto e cupo nella parte iniziale dove si è sotto tiro dei frammenti di rocce che si staccano da più in alto non credo abbia tantissime ripetizioni. (ndr. Probabile prima discesa Andrea Schenone luglio 2001 da Ripido di Negri-Cardonatti)
Il 1° giugno la giornata è buona sono libero, il tempo è bello e decido di partire, viene con me anche l’amico Giancarlo che fa’ un’altra salita.
Al Pian della Ballotta do uno sguardo al canale che sembra interrotto, forse il caldo dei giorni precedenti aveva sciolto più neve di ciò che pensassi, le condizioni erano cambiate parecchio dalla settimana precedente. Siamo accolti da un gruppo di stambecchi che si godono il primo sole, che non ci prendono troppo in considerazione.
Poco importa delle condizioni ormai magre del canale, ero lì in una stupenda giornata, sotto c’erano le nuvole e sopra tutte le cime al sole, decido di salire comunque a Punta Bousson (quota 3337m) una cima che mi mancava, ed alla discesa avrei valutato salendo.
Uscendo dalla parte tetra iniziale, mi trovo rapidamente nella parte centrale che da sotto pareva non collegata, in effetti un risalto di una decina di metri di ghiaccio e pietre non collegava le due parti nevose del canale.
Continuando a salire mi rendo conto che il canale era veramente magro, dove gli sci in traverso ci sarebbero stati a malapena, ma la linea era veramente bella, così su quella lingua di neve di un paio di metri avvolto dai miei pensieri, e il piacere di una bella salita in un posto nuovo, mi ritrovo a godermi il panorama della cima.
Calzo gli sci dalla vetta, la prima parte bella ripida, a parte i 10 metri da disarrampicare, continuo a scendere e mi esce una gran bella discesa, con la prima metà del canale sciata su una larghezza non superiore di 2 metri, divertimento e adrenalina pura. Forse riscontrando difficoltà più accentuate date le condizioni amatoriali, ma una gran bella soddisfazione.
Alla base del canale decido di risalire qualche centinaio di metri di fronte per potere ammirare quel bel colatoio di grado 5.2 per 900 metri di dislivello e raggiungere Giancarlo, che per tenermi sott’occhio si cimenta in una salita di fronte al canale (Cima della Vacca), qualche foto e giù ancora qualche bella curva fino alla diga, gustate a pieno dato che saranno ormai tra le ultime di stagione.