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Scialpinismo – Tre Rifugi – Mondovì (CN) 29.3.2009


57 volte Tre Rifugi, la grande classica scialpinistica a
coppie che collega la valle Pesio con la valle Ellero. Si dovrebbe dire
avrebbe dovuto, perché ieri Giove Pluvio ha rovesciato acqua (e neve in quota)
a catinelle sul percorso, sugli organizzatori e sui corridori, mettendo a dura
prova un’organizzazione che si è dimostrata eccellente proprio in questa
domenica di difficoltà.

Si è dovuto rinunciare ai 2 percorsi previsti, che facevano
la traversata dalla valle Pesio alla valle Ellero, passando addirittura sul
Marguareis per il canalone dei Torinesi (nella Tecnica Classica), ripiegando su
un percorso ridotto, per modo di dire, a 18 km e 1600 metri di dislivello
totali.

Per me la Tre Rifugi ha sempre avuto un alone di leggenda,
anche quando non facevo ancora snowboard-alpinismo e andavo in snowboard,
vent’anni fa, nelle stazioni delle Alpi Marittime come Prato Nevoso o Artesina.
Ne sentivo parlare, come di una gara mitica, fatta da spericolati fondististi
che riuscivano a passare montagne e valli con i loro sci e bastoni a raspa.
Alcuni amici plurivincitori di questa gara, come il compianto Leonardo Follis e
Stefano Ghisafi, me ne parlavano sempre con entusiasmo.

Quest’anno, in squadra con un amico e rivale delle gare di
snowboard-alpinismo, Marco Galliano, 
abbiamo corso nella Tecnica Libera, con i nostri amati snowboard (e
scietti per la salita), assieme ai fondisti e agli sci larghi che hanno deciso
di partecipare alla TL come i vincitori Massimo Junod e Matteo Stacchetti. Dopo
la baraonda della partenza, abbiamo preso il ritmo e fatto questo percorso di
riserva, che da Rastello ci ha portato all’anticima Durand, per ridiscendere al
Rifugio Mettolo Castellino, risalire all’anticima Durand, per iniziare la lunga
discesa, difficoltosa all’inizio per la scarsa visibilità, poi divertente per i
continui cambi di pendio e neve; in alcuni tratti si spingeva come su una pista
da fondo, in altri si face freeride sulle tracce di chi ci aveva preceduto ed in
fondo un boardercross sui tornanti della stradina fino a Baracco. Il tutto con
pioggia e neve che ci hanno martellato dall’inizio alla fine. Insomma una gara
per mettersi alla prova, tant’è che erano presenti anche 8 squadre del Centro
di Addestramento Militare di Fossano il rappresentanza della Brigata Alpina
Taurinense, con il comandante Aresu. Infatti, scherzando, da tempo tanti altri
sportivi definiscono le gare di scialpinismo “sport da marines”, visto che si
corre con scarponi, zaino e attrezzatura ai piedi e sulle spalle…

La gara a Tecnica Libera è stata vinta in scioltezza da
Massimo Junod e Matteo Stacchetti in 1:57’27”, iscritti con gli sci larghi alla
Tecnica Libera per risparmiarsi in vista della tre giorni del Rutor, che da
venerdi prossimo chiuderà la Coppa del Mondo di scialpinismo in Valle d’Aosta.

Secondi Ouvrier-Colajanni a 2’32” e terzi gli atleti di
casa, vincitori della passata edizione, Gerbotto-Mauro a 11’01”. Gara femminile
vinta da Giorgia Ghigo-Domenica Gerbotto in 3:13’00” su Turchetto-Colonnell in
3:52’.

Nella Tecnica Classica, partita mezz’ora prima della Tecnica Libera, grande battaglia tra Alain
Seletto-Didier Blanc (squadra italo-francese) e Jean Pellissier-Andrea Basolo,
con quest’ultimi in buona forma a condurre le salite, mentre Seletto e Blanc si
sono avvantaggiati nelle discese. Vittoria per Seletto-Blanc in 1:50’45” su
Pellissier-Basolo a 1’52”, terzi i trentin Martini-Beccari a 5’59”. Gara
femminile a Cristiane Nex-Roberta Scocco in 2:33’08”, su Ferrandoz-Gianatti a
4’27”, terze Comello-Orlando a 6’51”

Noi snowboarder siamo arrivati decimi in 2:29’18” nella
Tecnica Libera, ma soprattutto saremo ricordati come i primi snowboarder in
gara nella “mitica” Tre Rifugi, in fondo speriamo di aver portato, anche così,
una ventata di nuovo nel nostro piccolo grande mondo dello snowboard-alpinismo…

In allegato le classifiche della Tecnica Classica e della Tecnica Libera. 

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.