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Scialpinismo: l’International Ski Tour di Rosswald (SVI) ad Anthamatten ed Etzensperger


Pronostici rispettati a Rosswald, in Canton Vallese (Svizzera) per la prima dell’International Ski Tour 2010-2011, il circuito di scialpinismo italo-svizzero di Verbano, Cusio, Ossola, Valsesia e del Canton Vallese organizzato da LineaVerticale. Sabato 18 dicembre lo spettacolo non è mai mancato, con i due fuoriclasse e nazionali, il rossocrociato Anthamatten e l’azzurro del Centro Sportivo Esercito Damiano Lenzi, rispettivamente primo e secondo. Dietro di loro il ticinese Gianni Pantini ha soffiato il terzo posto in volata all’ossolano Erwin Deini. Assenti Basalini e Biffiger, impegnato quest’ultimo nell’organizzazione impeccabile con Philipp Zenklusen, anch’egli fuori gioco per lo stesso motivo. Fra le donne dominio elevetico con la vittoria prevedibile della mondiale Nathalie Etzensperger (9° posto assoluto) e seconda piazza per l’altra vallesana, Lucia Naefen. Prima italiana, e terzo gradino del podio, per Francesca Gallone. Fra i giovani ulteriori progressi per Marcello Ugazio e Alessia Re.

Cronaca – 1° giro

Partenza al brucio per gli oltre cento di Rosswald, paesino adagiato a 1800 metri sulle balze boschive delle montagne che sovrastano Briga, in Canton Vallese. La cronaca è presto fatta: il percorso prevedeva un itinerario ad anello da svolgersi due volte. Ogni giro due salite e due discese per un totale di 750 metri di dislivello positivo. Diversi campioni hanno dato lustro al taglio del nastro dell’IST, ma ecco come sono andate le cose: Anthamatten parte primo e non molla più la leadership. Lenzi dietro, a fargli sentire il fiato sul collo, fin tanto che il fiato non è diventato fiatone, visto che l’azzurro è un po’ indietro nella preparazione. Il passaggio nel bosco della prima salita appare decisamente come il più suggestivo, con la fila delle frontaline accese a comparire e scomparire fra i larici innevati, in un paesaggio da sogno. Le discese e i cambi sono invece tutt’altro che romantici: si arriva, si sgomita, si calpestano gli sci, si fanno sciabolare le pelli per toglierle dalle solette, mentre il vapore del respiro si gonfia nell’aria gelida. E poi giù a tutta. Altra salita, più ripida stavolta. Intanto in terza e quarta posizione l’ossolano Erwin Deini e il ticinese Gianni Pantini (altro derby italo svizzero ma di lingua italiana stavolta) se la giocano, ancora a pochi metri dai due marziani. Al quinto posto intanto c’è Beat, come Beat Generation (quella dei poeti americani ribelli), come Beat Kammerlander (lo scalatore doc), e invece no. E’ Beat Imhof, svizzero, classe 1954, scialpinista di quelli che a 56 anni sanno ancora mettere la testa davanti, e non solo qui, in queste piccole sfacchinate notturne per sprinter nervosi. Con lui un altro italiano, un pedalatore da mountain bike a cui gli sci piacciono sempre più: è Davide Ciocca, un altro balzo in avanti in questa stagione, se è vero che alla fine saprà tenersi stretta la sesta posizione.

Poco dietro di loro il rientrato abruzzese Andrea Corsi, in ottima forma e in grado di fare ancora meglio. Stupisce, ma non più di tanto, che nei dieci ci sia lei, la donna bionica, svizzera, vincitrice della Patrouille des Glaciers e di qualche titolo mondiale, Nathalie Etzensperger, un nome che fa tremare solo a pronunciarlo. E vincerà Nathalie, senza storia.

Ma torniamo ai primi e al racconto. Dopo la seconda salita, breve ma intensa, giù per una discesa alla Kitzbuel, di quelle con salto finale sullo shuss.. Altro show per il pubblico. Poi zona traguardo, tornante a destra e risalita in pattinato. Sotto l’arco, per il primo giro passa Anthamatten, con il pubblico di casa a spellarsi la mani e a perdere la voce. Poi Lenzi e, leggermente staccati, ancora Deini e Pantini.

2° giro

Al secondo giro Erwin Deini, il vincitore iridato del circuito, sembra patire lo stress di questa prima uscita e si lascia infilare da Pantini. Dietro intanto c’è anche il vigezzino Alberto Comazzi, decimo ormai, nonostante le legittime ambizioni di vertice. Ma l’anno di fermo e il puntale rotto a pochi minuti dal via l’hanno costretto a cambiare sci e a perdere concentrazione. Dovrà ritrovare stimoli e adrenalina per le prossime tappe. In testa alla corsa Anthamatten ha fatto il vuoto con oltre un minuto sull’italiano Damiano Lenzi. E sarà questo il risultato finale. Damiano non se la prende, sorride perché sa che non è questo inizio di stagione che conta, con alle spalle un’estate in cantiere. C’è tempo, la Pierra e il Mezza sono lontani. Ma attenzione, per il terzo gradino del podio si combattono battaglie che sanno già di una più grande guerra: quella per il circuito, con Deini che, pur arrivando all’ultimo cambio pelli che precede la discesa finale dietro a Pantini, riparte davanti. Discesa libera. Salto finale e… Pantini salta più lungo, fila giù come un missile per gli ultimi 200 metri, infila il tornane all’interno davanti a Deini. Erwin non ci sta, prova la zampata finale all’esterno, sembra più veloce ma un bastoncino lo tradisce e cade. Finisce con il ticinese 3° e l’ossolano 4°. Nathalie arriva qualche minuto dopo, nona in classifica assoluta dietro a solo otto maschietti. Tra lei e l’amica Lucia Naefen, entrambe mamme di tre figli, un abisso. Di fatto la giornata si conclude con tutte le sfide a favore degli svizzeri che, però, giocavano in casa.

Nelle retrovie di combattono altre bagarre, fra amici, ma anche con se stessi. Per le donne il discorso è diverso: c’è ancora la palma della prima italiana da raccogliere. Sarà Francesca Gallone a spuntarla (3° posto il suo), davanti ad altre due italiane, Paola Della Vedova (4° posto) e Gabriella Astori (5°). (Lorenzo Scandroglio).

In allegato le classifiche complete.

Info su www.internationalskitour.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.