Andrea “Matiù” Matteoli nuovo responsabile del settore alpino dello snowboard di Coppa del Mondo
Andrea Matteoli soprannominato “Matiù”, quarantaseienne di Bardonecchia (To), ha sostituito Eric Pramsohler alla guida tecnica del gruppo dell’alpino nella Coppa del Mondo di snowboard. Il piemontese si occuperà di slalom parallelo e gigante parallelo, una sfida affascinante per un ex atleta che da atleta ebbe anche la fortuna di salire sul podio di Coppa del mondo con un secondo posto nel gigante tedesco di Hindelang del 1996. Un anno appese la tavola al chiodo e cominciò un lungo peregrinare all’estero nello staff tecnico di nazionali quali Grecia, Olanda e Canada, dovè allenò fra gli altri Ross Rebagliati, campione Olimpico a Nagano 1998, per poi rivestire il ruolo di direttore di pista dello snowboard alle Olimpiadi di Torino 2006, fino ad arrivare a questi anni in cui è stato responsabile tecnico della formazione dei maestri di snowboard in Piemonte.
Fa sempre piacere essere presi in considerazione per incarichi di questa importanza – spiega Matteoli -, soprattutto con una squadra che negli ultimi anni ha ottenuto ottimi risultati. Il nostro progetto per il prossimo quadriennio olimpico sarà quello di creare un giusto mix fra atleti esperti come Roland Fischnaller e Aaron March che hanno ottenuto grandi risultati nelle passate stagioni e un nutrito gruppo di giovani che da dietro spingono forte, e mi riferisco a Edwin Coratti, Christoph Mick, Maurizio Bormolini e Mirko Felicetti solo per citarne alcuni. credo sia una situazione ideale che ci permetterà di crescere insieme e continuare ad alzare il livello qualitativo degli allenamenti. Il primo obiettivo della prossima stagione sarà per forza di cose il Mondiale austriaco di Kreischberg a metà gennaio, ci programmeremo per arrivare al 100% della forma in quel periodo. Tutto questo senza dimenticare la classifica di Coppa del mondo dove cercheremo di piazzare un atleta che sappia lottare fino in fondo per la classifica generale.
Un pensiero anche per la squadra femminile. Il fatto che le ragazze si allenino con i colleghi maschi non può che essere visto in maniera positiva. Corinna Boccacini alle Olimpiadi si è comportata molto bene dimostrando di avere raggiunto una bella maturità agonistica, Nadia Ochner è fra le giovani che hanno fatto i progressi più interessanti, mentre Andrea Tribus non ha ancora fatto vedere le sue potenzialità.
Fonte fisi.it