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Annullato Skipass, il salone degli sport invernali. Il Presidente FISI Roda: subito regole chiare per far tornare a sciare anche i turisti


A meno di una settimana dal taglio del nastro dell’edizione 2020, ModenaFiere ha annullato Skipass, il Salone del Turismo e degli Sport invernali, che si sarebbe dovuto svolgere dal 29 ottobre all’1 novembre.
La cancellazione dell’evento arriva in seguito al Dpcm pubblicato ieri in cui sono state inserite diverse restrizioni rispetto a quello pubblicato una settimana prima.

«Siamo molto dispiaciuti – spiega Marco Momoli, direttore di ModenaFiere – perché abbiamo lavorato sodo, in collaborazione con tutti i nostri partner, perché Skipass si svolgesse regolarmente, in base a quanto era scritto sul Dpcm del 18 ottobre». E prosegue: «Se non fosse stato per questo cambio di disposizioni in corsa assolutamente non prevedibile, e che ci lascia molto amaro in bocca, siamo convinti che avremmo avuto la possibilità di fare un evento di qualità nel rispetto di protocolli di sicurezza validati a livello nazionale».
Lo staff di ModenaFiere e di Skipass ci tiene a ringraziare tutti coloro che in un momento non facile hanno dato fiducia all’organizzazione: gli espositori, chi aveva già acquistato il biglietto, i partner, i media.
Verranno restituiti i soldi dei biglietti a tutti coloro che li avevamo già acquistati online, seguiranno comunicazioni sul sito e sui social di Skipass riguardanti le modalità.
Agli espositori verranno restituiti gli importi versati per le aree espositive.

Skipass, da sempre, rappresenta il punto d’incontro di tutte le realtà legate agli sport di montagna, che si aprono al pubblico, in vista della nuova stagione – ha detto il Presidente FISI, Flavio Roda -. E’ un vero peccato che sia stata annullata l’edizione di questo 2020, ma i numeri del contagio parlano chiaro. Ci adeguiamo, tenendo presente però che va subito fatto un grande sforzo da parte del Governo, del Comitato tecnico scientifico, delle Regioni, a cui è stata affidata la materia, perché si definiscano al più presto le linee guida per permettere la riapertura anche ai turisti degli impianti sciistici. Già da oggi, la Federazione e gli altri attori del comparto montano sono al lavoro per predisporre un documento comune da sottoporre quanto prima all’attenzione del Cts”.

Il mondo degli sport invernali garantisce lavoro a centinaia di migliaia di persone – ha proseguito Roda – con un indotto notevole sul Pil del Paese. In più, nel nostro sport è impossibile contagiarsi sulle piste, vista l’attrezzatura che ogni sciatore veste per proteggersi dal freddo. Va fatta attenzione alla base degli impianti e nei rifugi, ma sono situazioni che sono assimilabili all’ingresso in un supermercato o in un bar: esistono regole ben precise ed è sufficiente rispettarle.

Ribadisco quindi quanto detto già qualche giorno fa. Gli sport invernali devono tornare aperti a tutti, anche perché la stessa attività agonistica di alto livello si fonda sull’attività di base, sul lavoro degli sci club e dei maestri di sci che, crescendo i più piccoli, mettono le condizioni perché si possano creare i campioni di domani. Il tutto nella massima sicurezza e in un ambiente aperto e sano.

Fonte Fisi

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.