Arctic Splitboard Challenge: Cesare Pisoni vince a Tromso, la svedese Katrin Elfberg prima donna
Arctic Challenge: un nome un mito. Una gara di freestyle nata sul finire degli anni ‘90 dall’idea di Daniel Franck e Terje Haakonsen proprio qui a Tromso, 400 km oltre il Circolo Polare Artico (poi trasferito dal 2005 a Oslo capitale della Norvegia), aveva lasciato un fuoco a covare sotto la cenere. E questo fuoco è stato riacceso nel 2018 da un “local” di Tromso, Tor Jonny Reitan, che però ha un’altra visione dello snowboard. Ama lo snowboard-alpinismo, fatto con la splitboard, ama viaggiare sulle sue montagna con le pelli, salirle per scenderle in snowboard, esplorare queste selvagge montagne (per un impianto sciistico presente, ci saranno 1000 linee di discesa dalle montagne del Troms, la regione dell’Estremo Nord che fa capo a Tromso). In uno scenario che lascia senza fiato, montagne e fiordi in continuazione, panettoni e linee ripide, ecco che quel germe della sfida dei freestyler per vedere chi saltava più in alto si è trasformata nella sfida sportiva tra chi sale e scende più velocemente nella gara di snowboard-alpinismo.
Tra leggere della gara del 2018 e imbarcarsi su un aereo diretto a Tromso per l’edizione 2019, il passo è stato breve. Con l’amico Cesare Pisoni, che tra l’altro è il Direttore Tecnico della nostra grande Nazionale di Snowboard, un altro viaggio, un’altra avventura, un’altra gara. E questa volta il fascino della trasferta nell’estremo nord della Norvegia, dove in questi giorni a mezzanotte c’è ancora il sole, a sfidare sportivamente i “Norges”, il popolo della neve, la nazione che ha vinto più medaglie d’oro alle Olimpiadi invernali nonostante non arrivino a 5 milioni di abitanti. E a conoscere nuovi amici, perché la comune passione per lo snowboard-alpinismo ha in poco tempo suggellato amicizia sportiva e cordialità umana, grazie all’accoglienza dell’organizzatore Tor Jonny Reitan e del suo staff. Inoltre per la prima volta in 20 anni di competizioni (per chi scrive) di snowboard-alpinismo, si affrontava una gara tutti con la splitboard.
La gara di circa 700 metri di dislivello sul monte Buran, a pochi chilometri da Tromso, è stata vinta da Cesare Pisoni in 39’08”, dopo una partenza in cui il vincitore del 2018, il norvegese Petter Brattli, ha subito preso il comando e fatto un ritmo forsennato che in breve ha fatto selezione. Pisoni ha accorciato subito le distanze su Brattli e nella seconda parte della salita l’ha staccato presentandosi al cambio in cima al monte Buran con oltre un minuto di vantaggio. Distacco praticamente invariato al traguardo, con il successo di Cesare Pisoni in 39’08” sul norvegese Petter Brattli 2° in 39’55” e 3° Giancarlo Costa in 45’00” che la spunta sul giovane spagnolo Mauricio Gomez Hernandes 4° e Pavel Serov 5°.
Gara internazionale anche al femminile, con Svezia, Norvegia e Finlandia sul podio. Vince la svedese Katrin Elfberg in 57’52”, seconda Ingrid Sofie Solstad in 58’32”, terza Eva Hegnar in 1h08’21”, quarta Mari Gronlund Kvitemberg e quinta Josefine Voraa.
Da segnalare che nella stessa manifestazione si è disputata anche una gara di freeride con la classifica determinata dal tempo di discesa e un giro non competitivo a passo libero sullo stesso percorso della gara.
Un viaggio che, gara a parte, merita di essere fatto almeno una volta nella vita per vedere lo spettacolo di questa natura forte e grandiosa, dove il mare penetra tra le pareti di montagne maestose e selvagge, dove la gente fa lo sport con il sorriso sulle labbra, quando un tempo era necessario per spostarsi sulla neve e sopravvivere. Arrivederci Tromso, è stato bello visitarti.
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In allegato alcune foto dell’Arctic Splitboard Challenge.