A Courmayeur l’ANEF ha presentato “L’immagine della montagna italiana”
Nella speciale cornice di Skyway Monte Bianco si è tenuta la parte pubblica dell’Assemblea dell’ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari. Protagonista la ricerca che fotografa le opinioni e le consuetudini degli italiani in vacanza in montagna presentata da Ludovico Mannheimer. Sono emersi risultati interessanti e preziosi per ipotizzare le strategie di marketing del futuro. Ne hanno parlato Valeria Ghezzi -Presidente Nazionale ANEF e i partecipanti alla tavola rotonda, Evelina Christillin – Presidente Enit, Flavio Roda – Presidente FISI, Renzo Iorio – Presidente Federturismo Confindustria, Domenico D’Ercole – Segreteria Nazionale FILT-CGIL, Massimo Feruzzi – Skipass Panorama Turismo, Osservatorio del Turismo Montano (ModenaFiere-Jfk) e Marco Rocca – Consigliere ANEF.
Che immagine hanno gli italiani del turismo in montagna? Da questo interrogativo dipendono le strategie di marketing turistico del futuro. Ecco perché il tema è stato al centro dei lavori dell’Assemblea annuale dell’ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari: riflettori puntati sulla ricerca commissionata dall’ANEF al dottor Ludovico Mannheimer, dell’Istituto Eumetra Monte Rosa Srl, sul tema “L’immagine della montagna italiana”, presentata al pubblico nella cornice della nuova e avveniristica funivia Skyway Monte Bianco.
Un’indagine «ad hoc» condotta su un ampio campione di 1600 casi, rappresentativo della popolazione italiana per sesso, età, area di residenza. La ricerca ha riservato qualche conferma e molte sorprese per il pubblico e per gli “addetti ai lavori”: tra i risultati più interessanti, il sostanziale e inatteso equilibrio tra turismo invernale ed estivo, che demolisce il cliché che vorrebbe la montagna sinonimo di neve e sci. Il campione di intervistati, infatti, si presenta diviso equamente tra chi predilige l’estate(51%) e chi invece sceglie l’inverno(49%). Un altro dato significativo premia le località di montagna italiane: su 100 intervistati, ben 86 non si allontanano dai confini nazionali.
Questi e gli altri risultati dell’indagine sono stati analizzati e commentati dai relatori della successiva tavola rotonda. Ai parti partecipanti sono giunti, attraverso il Presidente ANEF Valeria Ghezzi, i saluti del Ministro Gian Luca Galletti, assente per motivi istituzionali. “Il tema al centro della vostra assemblea, “Gli italiani e la Montagna” – ha scritto – è di particolare interesse per il Ministero dell’Ambiente, impegnato nella difesa e nella promozione di questo inestimabile patrimonio italiano. Con la Carta di Cortina, documento sul turismo di montagna sostenibile, abbiamo identificato con chiarezza le azioni da intraprendere se vogliamo vincere la sfida del turismo ambientale”.
Presente all’Assemblea anche Flavio Roda, Presidente FISI, Federazione Italiana Sport Invernali.
I risultati della ricerca
I risultati descrivono, come una fotografia, lo stato dell’arte del turismo di montagna, dando preziose indicazioni per ipotizzare le strategie di marketing del futuro.
Se il mare, in estate, è la meta prediletta del 67% degli intervistati, in seconda posizione c’è la montagna, al 15%. In inverno la situazione si ribalta, e se il 15% resta fedele alle spiagge, montagna e città d’arte sono prime, pari merito, con il 35% delle preferenze.
Gli italiani si dividono nel giudizio sulle vacanze in montagna: accanto a un 30% di appassionati, sia in estate che in inverno, esiste un 40% di “rejector” che non ci andrebbero mai. Discriminante è però la stagione: in pochi amano o odiano la montagna a prescindere dal periodo di vacanza. Relax in mezzo alla natura, passeggiate ed escursioni sono le tre attività più plebiscitate, seguite, in ordine, dalla cucina locale, lo sci da discesa, la bici, lo sci di fondo, la pesca e l’arrampicata. Tra i punti negativi evidenziati, il clima freddo e instabile, la noia (carenza di pub e discoteche, eccesso di tranquillità), il costo ritenuto eccessivo, la distanza.
Se costretto a “scegliere”, l’intero campione di intervistati si scinde in due, con il 51% che sceglierebbero l’estate e il 49% l’inverno. La possibilità di raggiungere comodamente la meta è molto importante: complessivamente, su 100 persone, 86 preferiscono trascorrere le vacanze di montagna in Italia, mentre 10 scelgono mete vicine per quanto oltreconfine, come Austria, Svizzera o Francia. In effetti chi opta per la Penisola lo fa prevalentemente per la minore distanza (47%), ma anche per ragioni di abitudini e stili di vita (38%) e motivi di comprensione linguistica.
Le due principali stagioni attirano target in parte diversi, con esigenze differenti.
L’inverno attira più i giovani in cerca di sport e attività, mentre in estate la montagna piace soprattutto ai meno giovani, che cercano fresco e tranquillità.
In inverno, quasi la metà degli intervistati (46%) predilige i mesi di gennaio e febbraio, il 29% sceglie il periodo di Natale o capodanno, il 37% approfitta dei weekend, e percentuali decisamente più basse viaggiano durante il ponte dell’Immacolata (6%) o a Pasqua (7%). La maggioranza soggiorna in hotel o B&B, mentre il 14% affitta una casa e il 14% possiede una casa propria. La lunghezza del soggiorno sfiora, in media, gli 8 giorni, 3,8 dei quali vengono dedicati allo sci.
Invece il 44% di chi sceglie la montagna in estate utilizza i weekend, il 32% fa vacanza ad agosto, e il 26% tra giugno e luglio, mentre il 17% sfrutta i ponti primaverili ed estivi. Questo target viaggia prevalentemente con il compagno e senza figli (40%), con gli amici (29%), e con il compagno e i figli (28%). Anche i turisti estivi amano gli hotel e i B&B (44%), mentre il 26% affitta casa, il 19% possiede un’abitazione propria e l’11% utilizza camper e campeggi. Il periodo di vacanza sfiora i 10 giorni.
La ricerca evidenzia una moderata percezione dell’utilità degli impianti di risalita, percezione che si accentua tra chi frequenta, e quindi conosce meglio, la montagna. “Appare quindi necessario sviluppare e comunicare una cultura della montagna, che valorizzi l’importanza degli impianti, e magari ne sottolineai anche i vantaggi rispetto a quelli fuori dall’Italia” si legge tra le conclusioni dello studio.
Fonte Omnia