Le dimissioni del DT dello scialpinismo Oscar Angeloni
Nel momento in cui lo scialpinismo agonistico sta per prendere l’agognato treno dei giochi Olimpici (comunque nel 2022 e non nelle prossime Olimpiadi del 2018), con l’Italia nel ruolo di leader e di trascinatore del movimento, anche grazie agli eccellenti risultati agonistici ottenuti dalla Nazionale Italiana negli ultimi anni, ecco che arriva il classico fulmine a ciel sereno, o quasi. Si dimette con una lettera polemica verso il presidente FISI, il Direttore Tecnico della Nazionale Oscar Angeloni. All’origine della decisione il fatto che a oggi non è ancora stato interpellato dalla Federazione Italiana Sport Invernali per definire il programma per la stagione 2015, che avrà nei Campionati Mondiali di Verbier (SVI) il momento culminante, senza dimenticare che proprio in Italia, nel comprensorio sciistico cuneese del Mondolè, avverranno le finali di Coppa del Mondo.
Quando programmi e organici delle altre discipline invernali, parliamo di quelle olimpiche come sci alpino, sci fondo e snowboard, sono già state definite da tempo; nello scialpinismo regna ancora l’incertezza, resa ancora più grande dopo queste dimissioni, che privano la squadra nazionale della persona che deve fare le scelte, di atleti e di preparazione. Il fatto che siano stati sentiti i Comitati Regionali e la Commissione scialpinismo, per Angeloni è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A questo punto nel giro di una settimana si dovrebbe sapere se la FISI accetterà le dimissioni passando l’incarico ad un altro Direttore Tecnico o chiederà ad Angeloni di ritirarle e di dedicarsi alla costruzione della squadra, per altro rodatissima anche a livello giovanile.
Uno sport, lo scialpinismo agonistico, che ha avuto uno sviluppo esponenziale negli ultimi 4 anni, soprattutto pensando alle grandi gare popolari come Trofeo Mezzalama, Pierra Menta, Patrouille des Glacieres, Tour du Rutor, quelle della Grande Course per intenderci, che rientreranno dalla prossima stagione anche come gare di Lunga Distanza nella ISMF (International Ski Mountaineerig Federation) presieduta dal cuneese Armando Mariotta. Remare nella stessa direzione è fondamentale per far avanzare la barca dello scialpinismo, per l’Italia sarà anche ora di decidere chi sarà il timoniere.