Evk2Cnr e Governo pakistano: un accordo sullo studio dei cambiamenti climatici firmato sotto la grandine
ISLAMABAD, Pakistan – Una tempesta di grandine e le strade di Islamabad ricoperte di ghiaccio: non di terra o di acqua, di ghiaccio. Un evento atmosferico fuori dall’ordinario che pare studiato da un regista visionario. Un evento che sembra aver ribadito con allegra baldanza l’opportunità dell’accordo firmato questa mattina tra il Ministro del Climate Change del Governo pakistano e il presidente del comitato EvK2Cnr.
Si è tenuta la scorsa settimana la cerimonia per la firma del Memorandum of Understanding tra il Global Change Impact Studies Center e il Comitato Evk2Cnr. Si tratta del primo accordo del genere a livello internazionale tra il Governo pakistano e un ente esterno: una sottoscrizione di intenti riguardanti tutte le attività di supporto scientifiche e osservative relative agli studi sui cambiamenti climatici che prevede la condivisione di importanti dati: un patto volto a migliorare la cooperazione internazionale e l’efficienza nelle attività di ricerca. Durante la stessa mattinata è poi avvenuta la consegna ufficiale del Management Plan del Central Karakorum National Park elaborato con il contributo di EVk2Cnr al Chief Minister del Gilgit Baltistan, piano di gestione di recente approvato dal Governo della Regione.
La firma dell’accordo – il Memorandum of Understanding – è arrivata a distanza di quasi 3 anni dall’inizio dei lavori. II MoU è stato sottoscritto – alla presenza di Rana M Farooq Saeed Khan, Federal Minister for Climate Change – dal direttore generale del ministero Jawaid Ali Khan per il Governo pakistano e il Global Change Impact Studies Center e da Agostino Da Polenza per il comitato EvK2Cnr.
Il GCISC – Global Change Impact Studies Center – nasce nel 2002 in Pakistan allo scopo di studiare strategie di gestione delle conseguenze dei cambiamenti climatici nell’ambito del clima, dell’acqua, dell’energia, delle risorse alimentari, della salute, dell’ecologia e delle nuove tecnologie. In particolare gli sforzi maggiori sono volti alle ricerche sulla valutazione degli impatti del Global Change sui settori socio-economici chiave per il Pakistan, come risorse idriche e agricoltura, e nell’individuazione di adeguate misure per contrastare gli effetti negativi.
Un’attività quella del GCISC che viaggia nella stessa direzione di quella svolta anche dal Comitato EvK2Cnr, che da anni è presente in Pakistan nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale – prima con Karakorum Trust, poi con il macro progetto Seed – Social, Economic and Environmental Development – e in ambito di ricerca ambientale con il progetto di monitoraggio climatico e ambientale SHARE – Stations at High Altitude for Research on Environment, grazie a cui il Comitato EvK2Cnr ha potuto installare in Karakorum diverse stazioni di monitoraggio climatico e acquisire informazioni su clima ed atmosfera.
Proprio al fine di proseguire queste attività, di facilitare la ricerca scientifica e ottimizzare i risultati è stato siglato il Memorandum: GCISC e Comitato si riconoscono partner, e si impegnano a cooperare e a condividere attività, know how e dati scaturiti dagli studi sul campo.
“Oggi è stato firmato un accordo molto importante – ci dice Da Polenza al telefono – che vede il comitato in prima linea nell’impegno sullo studio dei climate change. Evk2Cnr ha ricevuto in questo caso il riconoscimento e l’interesse a collaborare da parte non semplicemente di enti o agenzie o governi regionali, ma da parte del Governo nazionale di un intero Paese come il Pakistan. Questo accordo è stato poi accompagnato dalla più allegra, eccezionale, fragorosa tempesta di ghiaccio a cui abbia mai assistito. Non ho potuto fare a meno di percepire la tempesta come una testimonianza di quanto sia opportuno continuare a studiare il clima e i suoi evidenti cambiamenti”. Poi Agostino Da Polenza ha chiuso la telefonata ed è uscito a raccogliere una bella manciata di chicchi di grandine, pronto al rientro in Italia.
Fonte Ufficio stampa Ev-k2-CNR Commitee