Federico Pellegrino secondo nella Sprint di Lillehammer, vinto da fuoriclasse norge Klaebo
Il solito, immenso, Federico Pellegrino conquista un secondo posto di importanza capitale nella Sprint di Lillehammer, conclusa a braccia alzate da Johannes Klaebo, dominatore degli sci stretti che ancora una volta si è dimostrato di un’altra categoria per il successo numero 52 della serie. Dietro al fenomenale nordico tiene duro il nostro campione valdostano, autore di una prova intelligente e costretto a dare il meglio sin dalla semifinale quando, attorniato dall’armata di casa (con ben quattro norvegesi in batteria), ha trovato lo spunto decisivo per acciuffare in spaccata il terzo posto, equivalente al primo tempo di ripescaggio.
In finale Federico ha avuto l’intelligenza di rimanere nelle posizioni di vertice lungo il tracciato che non era particolarmente largo, e quando Klaebo ha innestato il turbo, si è messo alle spalle la concorrenza, controllando il ritorno di Even Northug, che ha concluso al terzo posto davanti allo svedese Edvin Anger e agli due nordici Paal Golberg e Ansgar Evensen. Per Pellegrino si tratta del podio numero 36 in una gara individuale del massimo circuito, che gli vale punti importanti in classifica generale, dove rinsalda la terza posizione alle spalle di Klaebo e Golberg. Al mattino non aveva superato le qualificazioni Davide Graz.
Nella gara femminile nuovo trionfo svedese con Emma Ribom (al bis dopo la sprint di Ruka) di un niente davanti alla connazionale Maja Dahlqvist, terza la norvegese Tiril Udnes Weng. Fuori nei quarti di finale Caterina Ganz, unica italiana presente.
Domenica 4 dicembre terza e ultima giornata di competizioni con la disputa della 20 km a tecnica classica: donne alle ore 10.45, uomini alle ore 13.00.
Le parole di Federico Pellegrino al termine della sprint di Lillehammer. “E’ stata una bella gara fin dalla qualifica – racconta il valdostano -. Io valuto molto la mia condizione in base alle condizioni del mattino, mi sono gestito bene e ho preso fiducia nei miei mezzi. Gli sci andavano forte, ho rischiato a rimanere nella parte alta del tabellone, ma per arrivare sul podio bisogna farlo. In semifinale i miei avversari hanno chiuso la porta, sono stato costretto a tirare fuori dal cilindro ad una poderosa spaccata per passare, anche se sapevo che i lucky looser sarebbero arrivati dalla mia batteria, in finale mi sono trovato al posto giusto dietro all’imbattibile Klaebo. Quest’anno ho impostato le mie gare in modo diverso rispetto al passato: il risultato mi interessa relativamente, sono solo concentrato su me stesso, perchè e’ l’unica strada che mi consente di puntare al risultato. Sto scoprendo nuove energie e caratteristiche sconosciute del mio corpo: quando la testa è libera e serena, anche il fisico risponde. Domenica sarà la sesta gara in nove giorni, è come se fossimo al Tour de Ski e punto a essere competivito anche nella 20 km. Ciò non mi può rendere che orgoglioso, è un tipo di approccio che sta dando i suoi frutti”.
Fonte Fisi