Felik e Lys: il fascino discreto del Monte Rosa e delle racchette da neve
Le racchette da neve sono il più antico e semplice attrezzo inventato dall’uomo per spostarsi sulla neve. Quando spostarsi voleva dire sopravvivere, cacciare, migrare da terre inospitali verso zone meno fredde. Negli ultimi 10 anni invece c’è stato il boom dell’utilizzo delle racchette per sport, una vera e propria moda che non conosce confini.
E’ l’unico attrezzo invernale che non richiede una tecnica di base per il suo utilizzo, come sci, telemark, fondo e snowboard. Basta saper camminare (e chi non ne è capace?), basta seguire il proprio istinto motorio ed il gioco è fatto. Si possono affrontare tutti i tipi di percorso, da quelli pianeggianti a quelli con passaggi abbastanza ripidi, e tutti i tipi di neve, dalla polverosa a quella crostosa, a quella dura. Certo, in piano e con neve polverosa è tutto semplice, più complesso salire e scendere un pendio mediamente ripido con neve dura, magari con qualche taglio in diagonale. In questo caso ci si deve affidare alla presa dei ramponcini di cui è dotata ogni racchetta, inoltre bisogna essere dotati di bastoncini, sempre fondamentali quando ci si muove sulla neve e di un paio di scarponcini con la suola in Vibram, che garantiscono termicità e tenuta nella camminata quasi in ogni situazione (sul ghiaccio è sempre meglio avere i ramponi al seguito). Come per tutti gli altri sport praticati sulla neve libera, il trio ARTVA, pala, sonda è fortemente consigliato, perché le valanghe non fanno distinzione di attrezzatura e di obbiettivi, travolgono e basta, quindi se ci si trova coinvolti, il kit di autosoccorso è anche per i racchettari la speranza più immediata di salvare i compagni di escursione travolti.
Un altro motivo del crescente successo delle racchette da neve o “ciaspole” (così vengono chiamate in alcune zone d’Italia) è anche la congiuntura economica non certo favorevole di questi ultimi tempi. In fondo per acquistare un paio di racchette da neve non ci si deve “svenare”, l’abbigliamento si può recuperare tra quello usato per la montagna estiva e quello per la corsa invernale (queste due categorie sono quelle maggiormente coinvolte nell’uso delle racchette), non bisogna comprare uno skipass, ne tantomeno un maestro per imparare una qualsiasi tecnica di scivolamento dal fondo, alla discesa, allo snowboard. Abbinate allo snowboard, invece, permettono di praticare lo snowboard-alpinismo, o backcountry, in pratica lo scialpinismo fatto con lo snowboard: si sale con le racchette e si scende con lo snowboard, l’ultima frontiera degli sport sulla neve.
Per contro bisogna comunque imparare a conoscere la montagna d’inverno. Quando si cammina o si corre in estate, i sentieri di montagna sono comunque visibili e segnalati, d’inverno no. Bisogna imparare a muoversi in montagna, a farsi la traccia, a studiare i percorsi e valutare la tenuta delle neve, ne più ne meno di come si fa in una gita di scialpinismo. Diciamo che quando con le racchette da neve si vuol fare qualcosa di più della semplice passeggiata pianeggiante, se si è inesperti, è meglio affidarsi ai corsi che il CAI organizza per le racchette da neve o farsi accompagnare da una Guida Alpina.
Racchette da neve vuol anche dire sport agonistico. Sono tante le manifestazioni sportive organizzate per i corridori con le ciaspole. Domenica scorsa la più importante e storica in Italia, la Ciaspolada di Fondo (TN) con 6000 ciaspolatori in gara, a breve in Piemonte Racchettinvalle a Pragelato e La Traccia Bianca all’Alpe Devero. Le gare nate quasi per scommessa, vedono ormai in partenza migliaia di ciaspolatori, con alcuni dei più forti protagonisti della corsa in montagna e in qualche caso alcuni atleti africani della corsa su strada che vogliono provare il brivido della corsa sulla neve. Alle Olimpiadi di Vancouver 2010 ci fu una prova dimostrativa di corsa con le racchette da neve, in prospettiva di una prova ufficiale, forse l’unico modo per vedere gli africani protagonisti degli sport sulla neve. Vedremo come si evolverà la cosa alle Olimpiadi di Sochi 2014.
Tante le racchette sul mercato di diversa costruzione e marchio. Racchette in plastica e racchette in alluminio. Tanti marchi sul mercato, quasi tutti stranieri. Un marchio di eccellenza della tecnologia italiana è la Baldas della Ferrino, che con diversi modelli offre una soluzione ad ogni possibile esigenza dei camminatori della neve, dei ciaspolari. E nomi suggestivi battezzano le ultime nate di casa Baldas: Felik e Lys, nomi che richiamano il fascino discreto del Monte Rosa.