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Formazza, un finale indimenticabile per l’International Ski Tour

Inverno del 1938,
Ristorante della Cascata, Alta Val Formazza: Mario Rigoni Stern
scende dal campo in quota del corso sciatori della Scuola
Militare Alpina a cercare aiuto per un commilitone ammalato.
All’interno sfavillano le luci e suona l’orchestra, la serata è di
gala. Il giovane Rigoni  in quei giorni sale e scende dai
pendii attorno a Riale, va a spedire la posta, compra le
sigarette per i veci , partecipa a una gara di
scialpinismo proprio lì, come racconta nel romanzo L’ultima
partita a carte. Calza gli sci con le pelli di foca e imbraccia il
fucile. La penna facile deve ancora venire…

Inverno del
2010, Ristorante della Cascata, 72 anni dopo. Sabato pomeriggio 27
febbraio, l’atmosfera è vibrante, carica di attesa. Si entra e si esce
dal salone d’ingresso affollato di appassionati scialpinisti che si iscrivono
per l’ultima tappa dell’INTERNATIONAL SKI TOUR 2009-2010. La soglia è un
varco nel tempo, una porta girevole che immette a sale antiche
dove i camerieri si muovono ancora in livrea e apparecchiano
le tavolate, come tanti anni prima…

…Fuori il cielo si sta
chiudendo ma le nuvole restano alte. Il crepuscolo viene lento, e sempre più
tardi con l’avanzare della stagione. Alle 18 sono in 130 al via. Altre
centinaia di persone attendono per applaudire e incoraggiare i
corridori. Stringono il pugno e gridano al passaggio: dai
dai, alé alé. Ce ne sono a gruppetti, su verso il Maria
Luisa e oltre, al Lago Castel e al Toggia. Le fiaccole accese
puntellano il percorso. La gara è notturna, ma già al crepuscolo
dello start i piccoli bagliori delle torce frontali e delle fiamme
accese fanno la loro parte. Che emozione…

Alla partenza c’è anche
Christophe Profit, il grande scaltore francese che negli anni ’80,
insieme ai tre Patrick connazionali, Edliger, Gabarrou e Berhault, fece
parlare molto di sé per le sue imprese e le sue invenzioni. Il
giorno prima, venerdì sera, a Ponte Formazza, la sala del cinema era
gremita per ascoltarlo, per vederne i filmati e le foto. L’atmosfera gli è
piaciuta, l’accoglienza della valle pure. Così ha deciso di fermarsi. Di
vivere insieme questo momento di festa e di sport di montagna.

Cronaca di un successo
annunciato

La cronaca della gara,
nonostante le vittorie prevedibili dell’ossolano Erwin Deini e della
valsesiana Gisella Bendotti (la cui continuità nelle prestazioni ha
consentito loro di aggiudicarsi meritatamente l’intero circuito), è
più emozionante di quel che sembra. Specie fra gli uomini. La lunga discesa
che da sopra il rifugio Maria Luisa conduceva a Riale ha permesso
all’elvetico Christian Biffiger e al soprendente terzo Paolo Sartore, di
superare Marco Tosi, lo storico organizzatore e tracciatore (con
Formazza Event e Cai di Busto Arsizio) di questo bellissimo percorso davvero
alpinistico. Sorpassi questi che hanno consegnato il terzo posto della
classifica generale allo svizzero. Fra le donne Gisella Bendotti
ha prevalso ancora (davvero eccezionale la sua ennesima vittoria) sulla
vicina di casa Erika Forni che, nemmeno stavolta, pur arrivando nuovamente a
pochi secondi, è riuscita a starle davanti. Cecilia Cova ha colto invece
l’ennesimo terzo posto che le ha permesso di mantenere la seconda posizione
in classifica generale. Un secondo posto (prima ossolana) del circuito che,
se ce ne fosse ancora bisogno, fa capire il valore atletico, oltre che
tecnico, della guida alpina in gonnella di Domodossola. I
57′ con cui Erwin Deini ha tagliato il traguardo tra l’esultanza del pubblico
(il suo è anche un premio del carisma, della simpatia e della generosità
d’animo) sono poi un chiaro indicatore del fatto che quest’ultima
competizione è stata qualcosa in più di un effimera notturna.

Scialpinisti a tutta
birra! 

Ovviamente non poteva mancare
la festa. L’alta val Formazza pullulava di atleti in libera uscita dopo la
fine del lungo calvario di 10 gare. Finalmente ci si poteva
lasciare andare ai bagordi. Così a Ponte Formazza si è ballato fino a oltre
le 4 del mattino. Festeggiato speciale Erwin Deini, che si è esibito in numeri
degni del miglior cabaret walser…

Un folto gruppo di svizzeri
(questa volta erano 5 in gara seguiti da un drappello di tifosi) ha dato man
forte ai festaioli.

Ci sono mancati

Fra le assenze
giustificate di questa bellissima finale quella di Stefano
Basalini (secondo assoluto) e di Damiano Lenzi, spesso protagonisti di
molte delle 10 gare. Peccato, anche perché sarebbe stato bello vederli
festeggiare da par loro… D’altronde Basalini, canottiere professionista del
Gruppo sportivo Forestale, è stato convocato per il primo raduno
dell’anno che dovrà portare la sua imbarcazione a difendere il titolo
mondiale conquistato nel 2009. Il campione della Valle Anzasca,
l’azzurro di scialpinismo Damiano Lenzi, è invece partito sabato
mattina per Andorra, sui Pirenei, dove in questi giorni sono previsti i
Campionati Mondiali di scialpinismo.

E adesso che si fa?

E’ Marcello Ugazio, il giovane
tredicenne di Novara che, insieme ad Alessia Re (11 anni), ha ricevuto
il riconoscimento di secondo più giovane scialpinista del circuito, a
chiederlo: come facciamo senza queste serate? Mi mancherà questa
atmosfera – dice Marcello – mi mancheranno i sabati sera in
compagnia, l’ambiente delle gare di scialpinismo…. Già, questo
ski tour ha fatto qualcosa di più di quel che fa una manifestazione sportiva:
ha unito delle persone, creato delle occasioni per nuove amicizie nello
spirito sano dello sport in montagna. Che dire allora se adesso qualcuno non
può più farne a meno? Fossero tutte così le droghe… Intanto però
l’associazione Linea Verticale, finito questo progetto, guarda già avanti,
verso gli appuntamenti culturali estivi, verso le feste di arrampicata,
verso i raduni boulder e le corse in montagna…

(Lorenzo Scandroglio www.internationalskitour.it)

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.