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Francesco De Fabiani grande 3° nella 15 km del Tour de Ski a Oberstdorf


Continua a parlare valdostano il fondo azzurro impegnato nel Tour de Ski 2016. Dopo la vittoria di Federico Pellegrino, arriva il podio, con un 3° posto, di Francesco De Fabiani, più che una promessa dello sci di fondo italiano. Per il gressonaro in forza al Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, vincitore della Coppa del Mondo Under23 la scorsa stagione un percorso di crescita che un passo alla volta lo sta portando nell’elite del fondo mondiale. Il podio odierno, nella 15 km di Oberstdorf (GER) vede sul primo gradino il russo Alexey Poltoranin che supera lo svizzero Dario Cologna di un decimo di secondo, con De Fabiani che conquista il podio in spaccata sul norvegese Niklas Durhaug ma è a soli 5 decimi di secondo dalla vittoria ed ora è 9° nella classifica generale. Norvegia giù dal podio da una gara di Coppa del Mondo, e questa è già una notizia, così come una notizia è la crisi del leader del Tour de Ski e della Coppa del Mondo Martin Sundby, che arriva 23° a 56”, ma che conserva la testa della classifica con 47 “ su Petter Northug, anche se ha dalla sua la salita finale del Cermis.

Tra gli altri italiani da segnalare la bella prova di Giandomenico Salvadori 17°, seguito da Dietmar Noeckler 19°, Mattia Pellegrin 40°, Maicol Rastelli 52° e Roland Clara 57°. Giovedì 7 gennaio è previsto il secondo giorno di riposo, si riprende venerdì 8 gennaio con la 10 km a tecnica libera di Dobbiaco.

Nella gara femminile, una 10 km in tecnica classica, vittoria della norvegese Therese Johaug su Ingvild Oestberg 2a a 10”, 3a Heidi Weng. La classifica del Tour dopo cinque tappe vede Oestberg in testa con con un vantaggio di 122 su Johaug e 2’33 su Weng. La migliore delle azzurre è stata Virginia De Martin 15a, seeguono Lucia Scardoni 38a, Ilaria Debertolis 45a e Debora Agreiter 48a.

Il commento di Francesco De Fabiani: Volevo a tutti i costi questo podio, era successo già due volte l’anno scorso e l’altro giorno su questa pista che mi sono trovato davanti in cima alla salita e alla fine sono stato superato, stavolta ho cambiato la storia. E’ stata una gara molto dura, rispetto a Ruka ho faticato maggiormente, anche per le condizioni della condizione della neve molto bagnata, ma il risultato è stato diverso. In più di un’occasione ho pensato di mollare, se la gara fosse stata appena più lunga non so come sarei arrivato. Nel quinto giro ho avuto un attimo di crisi, mi sono fatto sfilare perchè ero al limite, poi il ritmo è calato e mi sono potuto riprendere senza tirare troppo. Il sesto giro ho cercato di portarmi sempre più avanti, però ho affrontato l’ultima salita con qualche metro di distacco ma ho recuperato e in cima mi sono ritrovato coi primi. Fortunatamente in discesa ho tenuto bene, quando ho visto Dyrhaug avvicinarsi non mi sono scomposto, è stato un bel finale. Il mio obiettivo da qui alla fine è recuperare innanzitutto dalla fatica, ho risentito della fatica nella sprint che mi ha sovraccaricato un po’ la schiena. Spero di recuperare abbastanza nel giorno di riposo, sabato in Val di Fiemme affronteremo una 15 km uguale a questa di Oberstdorf, mentre a Dobbiaco cercherò di fare la mia gara cercando di perdere il meno possibile in termini di tempo. La crisi di Sundby? Ci speravo ma non credevo che potesse accadergli, ha dimostrato di essere umano anche lui, del resto un campione deve passare anche da queste giornate. 

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.