Francesco De Fabiani secondo a 3 decimi dal trionfo nella 15 km di Falun
Francesco De Fabiani a un passo dalla leggenda nella 15 km a tecnica libera di Coppa del mondo sulla pista svedese di Falun. Per il giovane valdostano di Gressoney, portacolori del Centro Sportivo Esercito, un 2° posto che vale come una vittoria, ottento con uno sprint finale che l’ha portato a soli 3 decimi di secondo dal vincitore, il russo Sergei Ustiugov, mettendosi alle spalle il resto del mondo dello sci di fondo, a cominciare dal dominatore della stagione, il norvegese Martin Sundby 3°. Il fondo azzurro sta risorgendo dopo anni di anonimato proprio con la “nouvelle vougue” valdostana di Federico Pellegrino e di Francesco De Fabiani, che preferisce la tecnica classica del passo alternato, ma è ormai ad alto livello anche nel passo pattinato, tanto da sfiorare il trionfo nella gara odierna, unico intruso nella top ten dominata dalle corazzate norvegesi e russe. Basta leggere i nomi di chi si è messo alle spalle, Sundby 3°, Dyrhaug 4°, Krogh 5°, Vylegzhanin 6°, Legkov 7°, Iversen 8°, Heikkinen 9° e Northug 10°. Per lui un percorso di crescita che ne fanno un candidato alla top ten nella Coppa del Mondo generale (9° con 610 punti) e in futuro chissà..
Gli altri azzurri in gara erano Giandomenico Salvadori 32°, Roland Clara 36°, Sergio Rigoni 62° e Paolo Fanton 78°.
Nella gara femminile, sulla distanza dei 10 km, la fuoriclasse norvegese Therese Joaugh conquista il 14° successo stagionale, su un podio monopolizzato dalle norvegesi con Heidi Weng 2a e Astrid Jacobsen 3a. Le azzurre in gara erano Ilaria Debertolis 32a, Giulia Stuerz 34a e Lucia Scardoni. 49a.
Le dichiarazioni di Francesco De Fabiani: Sono esterrefatto della mia prestazione. Non pensavo di andare così forte in una gara difficile per le mie caratteristiche, mi sarei accontentato anche di una decima posizione. Si tratta del primo podio in tecnica libera, ciò che più mi importa della prova odierna è che si tratta una buona lezione per il futuro, so che devo ancora migliorare tanto ma i margini esistono e sono concreti. Sapevo di stare bene in questo weekend e dopo il risultato al di sotto delle attese nella 10 km di sabato in alternato, volevo rifarmi e ci sono riuscito in pieno. E’ stata una gara un po’ strana perchè contrariamente Sundby non ha fatto selezione e alla fine si è trovato imbottigliato. Ho fatto l’ultima salita che mi sono trovato secondo, in quella successiva che portava al rettilineo finale mi hanno sorpassato, ma sapevo che dovevo tenere qualche energia per la volata che a Falun è lunga. Diciamo che la lezione dell’anno scorso di Pellegrino su questa pista è servita. Ho provato ad allungare ma non pensavo di arrivare così davanti, gli sci mi hanno aiutato tanto, erano preparati al meglio e devo ringrazire gli skimen, oggi tutti mi hanno aiutato a testarli, dagli allenatori al preparatore atletico e quindi è un risultato di squadra.