I “Santi” di Cervinia
Una volta il primo novembre segnava l’inizio della stagione sciistica. Quante volte il ponte dei Santi era stato santificato sulla neve, a Cervinia o Les2Alpes o allo Stelvio. Già ma nevicava, tanto e presto. Ormai negli ultimi anni ai Santi c’è chi pensa di andare al mare, altro che neve.
Invece, quasi per magia, quest’anno la neve è arrivata, le montagne sono imbiancate quasi ovunque, magari non sarà sufficiente a far correre le solette degli attrezzi, ma almeno la fantasia può scivolare libera sulle montagne. La meta di questa prima uscita della stagione 2008-2009 era Cervinia, per un po’ di fuoripista sul ghiacciaio, vista la discreta quantità di polvere caduta. Ma c’era vento, impianti aperti a singhiozzo, allora cambio di programma, salita a piedi, anzi scietti e discesa in snowboard.
Definirlo snowboard-alpinismo mi sembra azzardato, ma con le piste chiuse, senza gente, la neve dal parcheggio, la discesa su fondo compatto con 30-40 cm di neve fresca, il piacere di riassaporare le cose come una volta, il cambio delle stagioni, l’inverno alle porte. Il Monte Rosa ha messo il suo mantello invernale; tre mesi fa ero passato da qui, al Colle delle Cime Bianche a piedi, facendo il Tour del Monte Rosa, il paesaggio era ancora estivo, i ghiacciai maestosi, i prati verdi con le mucche al pascolo. Ora sono tornato per scendere con lo snowboard, in fondo siamo fortunati, siamo liberi di vivere le montagne come più ci piace. In fondo il vero freeride è quello dello spirito.