Il Cermis consegna il Tour de Ski ai norvegesi Martin Sundby e Therese Johaug, Francesco De Fabiani 9° miglior italiano
Il Tour de Ski come il Tour de France, gara a tappe dura e affascinante dove i migliori atleti dello sci di fondo si confrontano tappa dopo tappa, ma alla fine vengono fuori i più forti. Nella tappa finale, quella del Final Climb all’Alpe Cermis, davanti a 25000 spettatori, s’impone il favorito norvegese Martin Sundby in 30’47”, sul francese Robin Duvillard 2° e il finlandese Matti Heikkinen 3°. Il risultato della tappa odierna consegna il terzo Tour consecutivo a Sundby, impresa mai riuscita prima, che si lascia alle spalle il connazionale Finn Haagen Krogh 2°, il russo Sergey Ustiugov 3°, con Petter Northug, ancora una volta respinto dal Tour, 4°. Grande soddisfazione per il valdostano Francesco De Fabiani che con il 18° posto odierno arriva 9° nella classifica generale, centrando così il suo obbiettivo, cioè di entrare nei primi dieci, a ridosso dei norvegesi pigliatutto e dei russi. Per l’esordiente Giandomenico Salvadori un lusinghiero 27° posto finale, quindi Mattia Pellegrin 45° e Roland Clara 46°.
Suspance invece nella gara femminile fino allo start, con la favorita Therese Johaug che però deve inseguire la leader Ingvild Oestberg. Ma la salita del Cermis chiude i conti tra le due norvegesi con la Johaug che vince tappa e Tour e la Oestberg che salva la 2a piazza dall’assalto di Heidi Weng 3a.
Per l’Italia Virginia De Martin Topranin chiude al 17° posto, Lucia Scardoni al 35° e Debora Agreiter è 38a.
Le dichiarazioni dei protagonisti:
Pensavo che oggi sarei uscito dalla top-ten, invece ho sorpreso me stesso – spiega Franceco De Fabiani -. La salita non è certo adatta alle mie caratteristiche, però ho tenuto duro trovando energie insospettate. Torno a casa con tutti gli obiettivi centrati, dal podio conquistato nella 15 km di Oberstdorf, al podio sfiorato nella 15 km in Val di Fiemme, ai miglioramenti nelle sprint, fino al piazzamento conclusivo. Adesso mi aspetta qualche giorno di completo riposo, l’anno passato non mi fermai e poi pagai duramente durante i Mondiali le fatiche del Tour. Rientrerò a Nove Mesto.
Giandomenico Salvadori: Mi sono qualificato soltanto negli ultimi giorni con qualche buon risultato in Alpen Cup, per cui sono arrivato senza alcuna pressione. Mi sono giocato al meglio le mie carte, il meglio l’ho dato nella 15 km di sabato in Fiemme e oggi ho pagato le fatiche fisiche, del resto il Cermis era per me sconosciuto e rimane una salita insolita per il fondo. E’ stata un’esperienza straordinaria, in futuro mi allenerò ancor più duramente per rivivere giornate come queste.
Giuseppe Chenetti, allenatore responsabile: Siamo contenti, il nostro movimento ha dato segnali di vitalità, con Pellegrino e De Fabiani che hanno ottenuto i risultati sperati e un giovane Salvadori che ha mostrato buoni mezzi e soprattutto grandi margini di miglioramento. Anche le ragazze hanno dato i segnali che cercavamo, proseguiamo su questa strada.