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Il racconto del raduno snowalp di Prali


Domenica 6 marzo, a Prali (TO), una piccola folla di snowboarder alpinisti ha iniziato a radunarsi sotto lo stand del Raid Surfer Club, organizzatore della > manifestazione, posto accanto alla partenza degli impianti.

Un tè caldo, due chiacchiere, si riallacciano rapporti con atleti del settore, aspettando gli ultimi ritardatari. Dopo un veloce controllo artva, alle 9:20 finalmente si parte!
Il gruppo composto da una quindicina di splitboarders, due skiers, due ciaspolari è guidato da Luca Zanette e Federico Chiappino; per l’occasione accompagnati da un solare e rilassatissimo Snow Leopard, Carlalberto Cala Cimenti. Uno scoppiettante Andrea Frola chiude la carovana.
Il gruppo si adderentra nel backcountry. Il cielo è terso, le uniche sbavature sono create dal vento che soffia forte sulle creste che fanno da sfondo, mulinellando dentro ai versanti nord.
La meta di giornata designata è la punta del monte Peigrò, via parete nord ovest. Da frazione Giordano, calzati gli attrezzi, si sale in direzione col Rousset, mantenendo la sx ortografica della valle. Lunghi falsopiani, ci conducono osservati dalla guglia e dai suoi pendii invitanti, verso i primi
boschi. L’attraversamento di un ponticello dove la neve supera abbondantemente i corrimano, conduce nella zona più selvaggia della valle. Dove un rio, non totalmente coperto viste le scarse precipitazioni stagionali, indica la strada da seguire per raggiungere l’obbiettivo.
Bisogna quindi deviare e disegnare un ampio arco, in boschi immersi in una polvere leggera e quasi fatata. più si sale, più gli arbusti che spuntano sparsi qua e là, donano l’idea di essere in Giappone.
La neve inizia diventare decisamente profonda, bisogna darsi il cambio a battere, fortunatamente, il Cala è carico e ne ha per tutti.
Raggiunto un colletto, si riesce ad osservare la meta, sfortunatamente, il forte vento ha pelato tutta la cresta e la cima, rendendo l’ultima parte dell’itinerario decisamente poco appetibile.
Ormai scalpitante tanto quanta è la voglia di provare la polvere circostante, non bisogna discutere quando con uno scambio di sguardi, si punta ad un vergine vallone con pendenze sostenute che si erge di fronte ai riders.
In poco tempo, viene tracciata tutta la salita fino ad una forcella. Il gruppo è compatto e tutti giungono in vetta in breve tempo, nessun abbandono nonostante lo sviluppo considerevole, fantastici!
Si aprono le danze, in una quarantina di centimetri di polvere, snowboarder disinibiti sfrecciano tra la boschina, un ingresso ripido in canale, curvoni a velocità fotoniche. I sorrisi scoppiano. La felicità nell’aria è palpabile. A questo punto si entra nel rio evitato in salita, pillows, cliff e linee
malate a susseguire, si perde quota. Traverso in falsopiano, pratoni da neve nelle orecchie, si torna alla civiltà.

Una risalita offerta da Prali Ski Area, porta alla capannina, dove un lauto pranzo e svariate birre aspettano solo di reintegrare le forze dei partecipanti!
La giornata non può che terminare con la discesa di una intonsa e polverosissima galassia, che regala sempre sorrisi ineguagliabili. Un grazie infinito a tutti i partecipanti.


Di Raid Surfer Club


Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.