Le immagini dello Split Day Valle d’Aosta di Crevacol
Sabato scorso si è svolto lo Split Day Valle d’Aosta, a Crevacol, nel vallone del Gran San Bernardo. Un raduno di snowboarder alpinisti, che aveva come obbiettivo di mostrare l’uso dello e la filosofia della split-board, la snowboard divisibile in salita. Ma soprattutto è stato un raduno che voleva essere un momento di condivisione di una comune passione: andare in montagna usando lo snowboard. Nonostante la carenza di neve di questo bizzarro fine 2014, l’organizzatore dello Split Day Ettore Personettaz è riuscito ad trovare una soluzione, con una gita che ha sfruttato il comprensorio di Crevacol, almeno nella sua parte innevata, un balcone panoramico sul vallone del Gran San Bernardo.
Dopo il ritrovo nel centro polifunzionale Sous Le Pont des Bosses di Saint-Rhemy en Bosses, che sarebbe stato poi teatro di uno spettacolare pranzo a base di Jambon des Bosses, Ettore, che è un local della zona oltre che istruttore nazionale di snowboard, ha fatto un briefing su materiali da usare per lo snowboard-alpinismo. Tavole, attacchi, pelli, zaini, kit di autosoccorso, airbag, illustrati e montati e rismontati per far capire a tutti quanto importante sia l’attrezzatura in quest’attività, che richiede forza e resistenza in salita e destrezza e reattività in discesa. La salita non presentava difficoltà, se non per essere spazzata da un vento fastidioso. Insomma un approccio molto soft, ma questo era l’obbiettivo minimo della giornata.
“Sono contento che nonostante la carenza di neve, c’è stata una buona risposta di partecipazione – dice Ettore Personettaz – Sono arrivato 25 snowboarder, chi già esperto e qualche neofita al primo approccio con la split-board. E stato bello vedere l’interesse dei partecipanti per lo snowboard alpinismo, la ricerca di informazioni e consigli. E spero che il panorama che si è visto, li convinca a ritornare magari quando ci saranno condizioni nevose ottimali. Ringrazio K2, Jones, Furberg, Spark, Mammut, Level per il supporto che mi hanno fornito nell’organizzare quest’evento.”
Speriamo che l’inverno ritorni protagonista sulle montagne, nel frattempo gli unici a non patire troppo la situazione sono proprio gli snowboarder alpinisti, che come gli scialpinisti non hanno bisogno di impianti e piste battute per praticare il proprio sport e vivere la montagna. Si cammina un po’, si sale e si scende surfando tutto quello che si trova; in fondo lo snowboard-alpinismo è solo un gioco.