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Itinerario Sci & Snowboard-Alpinismo Monte Antoroto (Quota 2140 m) Fattore F – Ormea (CN)


Di Giorgio Bavastrello

INIZIO ESCURSIONE: Cascine (1260m circa) Ormea – Cuneo

ACCESSO: Da Ceva, si percorre la statale verso il colle di Nava sino a raggiungere Ormea. Da una piazza si sale in direzione “Cascine” dove si parcheggia l’auto.

Dislivello 900 metri circa

DIFFICOLTA’: 5.1 E3 II (OS)

ATTREZZATURA: Normale attrezzatura da scialpinismo e snowboard-alpinismo, con rampant, ramponi e picozze

CARTOGRAFIA: IGC ALPI LIGURI scala 1:50000

La valle Tanaro è un luogo non molto frequentato. Chi sale dalla Liguria, già che fa il viaggio, va verso valli più note (Stura, Maira, Varaita ecc…) chi invece parte da Cuneo o zone limitrofe, non percorre molto volentieri la strada verso sud, ma sceglie le valli vicine. Ecco che la Valle Tanaro rimane un po’ “dimenticata” e frequentata solo-o quasi- da coloro che sono affezionati a questi ambienti ameni. Io sono uno di questi.

Andrea Schenone “ripidista seriale” è stato soprannominato anche “Il samurai delle Liguri” proprio perché lui qui ha sceso…tutto o quasi. Un precursore. Scia con classe e credo che sia, forse, l’ultimo visionario di uno sci-ripido/estremo romantico, lontano dai riflettori e dai clamori. Eppure qui in Piemonte, ma non solo, sono tantissime le sue “prime” assolute.

Se conosco e ho imparato ad apprezzare questi luoghi è certamente merito suo. Insieme abbiamo realizzato qualche prima assoluta e da lui ho imparato moltissimo, sia sull’etica dello sci-ripido, ma soprattutto il grandissimo rispetto per la montagna.

La discesa qui proposta percorre una delle possibili discese sul versante Sud dell’Antoroto. Almeno 4 sono le linee percorribili da questo versante oltre a un’altra, bellissima, in quello nord.

La linea, “Il Fattore F” è stato un piccolo pensiero a un amico scomparso. E un grandissimo sciatore. F è proprio l’iniziale del suo nome.

La linea non è lunga, anzi decisamente corta, ma spesso si possono abbinare due/tre linee nella stessa giornata e portarsi a casa 500-700metri di ripido di tutto rispetto. Inoltre in quelle giornate dove la neve può essere pericolosa, qui spesso trasforma rapidamente permettendo di sciare con una certa tranquillità.

Il giorno prima ero con Andrea e Igor-Zen-Napoli, quest’ultimo un personaggio eclettico a cui si deve il primo libro italiano dedicato allo sci ripido/estremo: “Voglia di Ripido” a cui ne è seguito un altro recentemente pubblicato a cui ne seguirà ancora un’altra edizione (la prima riguarda Alpi Liguri-Valle Gesso, la seconda V. Gesso-Monviso). Insieme scendiamo il versante S delle “Panne”. La neve è ottima e oggi si vede la Corsica. Il giorno dopo ritorno in zona. Obiettivo il monte Antoroto, la montagna tra Garessio e Ormea.

Oggi sono solo. La neve è perfetta e la salita nel canale-parete è volata via senza intoppi. Il previsto vento forte da Nord c’è, ma qui a ridosso della parete non si sente. In cresta l’aria fa capolino e mi costringe a essere rapido nella preparazione. Due discese: Fattore F1 e F2. Linee relativamente corte, ma nelle quali le pendenze sono sostenute. Oggi vecchi accumuli hanno generato corti scivoli le cui pendenze sono superiori ai 55°. Un modo per allenarsi a certe situazioni. Il sole scalda cuore e anima. Il mare è lì, così vicino che sembra di tuffarsi dentro a ogni curva.

Nel vallone non c’è anima. Ritorno veloce verso l’auto sciando su un firn da “manuale” che mi permette di fare curve condotte. Alla macchina i due cani dell’unica cascina abitata mi aspettano scodinzolando e abbaiando. Una bella giornata.

Descrizione itinerario

Da Cascine di Ormea si sale verso Est in direzione della normale sud all’Antoroto. Poi si può scegliere: o salire in vetta sci ai piedi per la normale oppure portarsi sotto alla parete sud e imboccare il canale (che sono almeno tre-quattro).

Dalla vetta si scende, qualche metro, verso est e si entra in piena parete, poi si deve traversare verso dx (possibile passaggio in dry-ski) e infine percorrere il canale che porta fuori dalle difficoltà.

Le pendenze sono sempre sostenute 45°-50° e passaggi prossimi ai 55°. Volendo si possono provare due-tre curve a pendenze superiori sfruttando le contro pendenze.

N.B. La zona spesso è battuta dai venti anche forti provenienti dai quadranti settentrionali in grado di apportare importanti accumuli, sia nella parete, ma anche e soprattutto nei pendii che si devono percorre per avvicinarsi al pendio. Pertanto prestare la massima attenzione e valutare con estrema prudenza le condizioni.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.