Matteo Eydallin e Denis Trento vincono la prima tappa al Tour du Rutor Valgrisenche (AO)
Quest’anno il Tour du Rutor, per la sua 14° edizione, fa le cose in grande: gara in 3 giorni, con oltre 6000 metri di dislivello in totale, chiudendo la Coppa del Mondo di scialpinismo 2009. Diventa una sorta di Pierra Menta italiana, gara con la quale fa classifica in accoppiata, il Trophee des Alpes. Insomma si realizza un sogno per Marco Camandona (la mente organizzativa del Tour du Rutor), per lo Sci Club Corrado Gex e per tutta la comunità della Valgrisenche, che partecipa compatta a quest’evento, chi correndo, chi tracciando, chi facendo assistenza ai ristori. Sono stati ricompensati dal tempo, che ha deciso di terminare la pioggia proprio stanotte, regalando squarci di sole e neve fresca a questa bellissima valle, dai concorrenti, 160 squadre, persino dalla Cina, con i campioni dello scialpinismo mondiale, qui tutti presenti con le sole defezioni di Giacomelli infortunato e Brunod influenzato.
Lotta serrata per tutta la gara, con Matteo Eydallin e Denis Trento che alla fine la spuntano in 2:03’38 per pochi secondi sull’altra coppia italiana Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht 2:03’55, terzi i francesi Didier Blanc e Toni Sbalbi in 2:03’57. Per Reichegger si tratta, tra l’altro, dell’ultima gara di una Coppa del Mondo che lo vede in testa e nella quale cercherà la vittoria finale.
Gara femminile molto più definita, con le italiane Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli sempre in testa come alla Pierra Menta, vittoriose in 2:31’01, con la coppia francese Laetitia Roux e Nathalie Bourillon seconda in 2:38’58, terza la coppia di casa Gloriana Pellissier e Corinne Clos 2:40’17.
E poi lo spettacolo dei circa 300 scialpinisti, impegnati ognuno al suo ritmo su questo tracciato, improvvisato all’ultimo momento, con tre salite e tre discese, per 1600 metri di dislivello, con le ascese alle classiche vette del Monte Sigaro e della Becca dei quattro denti, con cambi continui, sulla sinistra orografica della diga della Valgrisenche, con partenza e arrivo dalle piste di fondo di Mondages. Questa tappa doveva essere l’ultima, invece è stata la prima, per rimediare un tracciato in sicurezza viste le abbondanti piogge che hanno segnato il manto nevoso negli ultimi giorni.
In allegato le foto ed il video dell’evento.