Mezzalama, la favola delle sorelle Bieler: “Lo zio Leonardo era con noi”
«Non eravamo solo tre in gara. Con noi c’era anche lo zio Leonardo». Katrin Bieler ha la fatica nel sangue, come tutta la famiglia Follis. Ha corso il Mezzalama con la sorella Annie e Tatiana Locatelli, in testa il ricordo dello zio Leonardo (vincitore del Mezzalama 1999 morto sotto una valanga mentre si allenava per l’edizione 2001) finendo, storiche, terze.
Un sogno che si avvera.
«Ci abbiamo pensato sempre – dice Annie -. Nella prima parte della gara ho fatto fatica e ho pensato che non potevo certo mollare. Lo zio non me l’avrebbe fatta passare. Non pensavamo certo al podio. È stato un sogno». C’era anche la zia sul percorso. Arianna Follis era al Mantova. «Poche parole e dette bene – dice Katrin -. “Togliete questi guanti”, “mettete quelli”, “su le giacche”. E una borraccia passata al volo». Una campionessa del mondo a fare assistenza al Mantova, un bronzo mondiale, Federico Pellegrino, a dare loro le borracce al Quintino Sella, papà Ulrico a capire come stavano dopo il Castore e da dare loro l’ultimo «via dure che il più è fatto».
L’arrivo
E poi il traguardo. «Una lacrima mi è scesa – dice Annie -. Ci è venuto incontro il nonno Dario; è stato il primo ad abbracciarci». C’era anche mamma Patrizia Follis (sorella di Arianna e Leonardo, vincitrice di una Monterosalauf) ad aspettare di vederle salire sul terzo gradino del podio della regina delle classiche dello scialpinismo. È rimasta nel parterre perché i Follis sono così. Di poche parole.
Le origini
Katrin e Annie Bieler arrivano dallo sci alpino. Hanno sciato dai 4 ai 19 anni e sono tutte e due maestre di sci. «Lo scialpinismo è molto più faticoso – dice Annie – ma ti regala altre soddisfazioni». Con lo skialp iniziano quasi per caso. Dopo un po’ di trail l’estate scorsa scoprono le gara con gli sci: il Trofeo Follis, la Monterosa Ski Alp e il Sella Ronda. «A marzo abbiamo deciso per il Mezzalama. E sotto con gli allenamenti» dice Katrin. Potrebbero fare tutto in casa ma si affidano a un preparatore. Che dice loro che hanno un motore da fuoriserie. «Queste sono due proprio forti: solo così si spiega come possono, con un solo inverno di gare, riuscire a puntare al podio» dice Tatiana Locatelli, la terza componente del Team Dynafit Saint Hubertus Resort. «Mi sono piaciute a pelle quando le ho viste al Memorial Follis. E da lì è nata l’idea. Io la squadra ce l’avevo già perché l’avrei fatta con Alessandra Cazzanelli e una ragazza svizzera. Ma poi Alessandra ha avuto problemi alla schiena – spiega -. E così ci siamo messe insieme. Sono due ragazze talentuose: loro hanno dato tutto, io ho messo la mia esperienza. Sono contenta di aver dato loro fiducia».
Tatiana Locatelli è di Valtournenche, ha corso cinque Mezzalama e si è divertita come una matta. Vantava un 2° e un 3° posto. «Questo podio ha un sapore particolare. La gara arrivava a casa mia e poi era una gara di Coppa del Mondo. E poi volete mettere farsi dare la borraccia di Arianna Follis?». Annie Bieler ha 21 anni, Katrin 23. Sanno sciare alla grande in discesa e hanno ancora tanto margine di miglioramento in salita. «Vogliamo continuare – dicono -. L’anno prossimo ci piacerebbe essere al via di qualche gara de La Grande Course. Poi chissà».
Di Luca Casali – lastampa.it