Michela Moioli bronzo mondiale nello snowboardcross di Sierra Nevada, titoli a Pierre Vaultier e Lindsey Jacobellis
Era una delle frecce nell’arco delle nazionali di snowboard del DS Cesare Pisoni ed è andata a segno, nel senso che ai Campionati Mondiali si sa che conta vincere una medaglia, e Michela Moioli ha centrato il bersaglio, conquistando un’ottima medaglia di bronzo, confermando il risultato dei Mondiali 2015 e pareggiando il conto nella simpatica sfida con la concittadina Sofia Goggia, anche lei bronzo mondiale nello sci, celebrate da uno splendido articolo della Gazzetta dello Sport la scorsa settimana.
Emozionante finale femminile con due azzurre, Michela Moioli e Raffaella Brutto a giocarsi la medaglia di bronzo. Purtroppo per la Brutto una caduta l’ha messa fuori gioco a poche centinaia di metri dall’arrivo finendo 6a, così la Moioli ha potuto cogliere un altro importante piazzamento alle spalle della favorita statunitense Lindsey Jacobellis, al quarto titolo iridato, e della francese Chloe Trespeuch che conquista l’argento. Fuori nei quarti di finale Sofia Belingheri.
Nella gara maschile tanti azzurri in gara, ma purtroppo nessuna medaglia. Vittoria e titolo iridato per il Campione Olimpico di Sochi, il francese Pierre Vaultier, che evidentemente sa arrivare agli appuntamenti che contano in gran forma e con la giusta dose di buona sorte, che in uno sport di contatto come lo snowboardcross ha la sua parte. Argento per il talento spagnolo Lucas Eguibar, ed è anche la prima storica medaglia mondiale della Spagna, bronzo all’australiano Alex Pullin.
L’Italia puntava molto su Omar Visintin, protagonista in Coppa del mondo dove si sta giocando la vittoria finale, che è arrivato sino alla semifinale, poi non è riuscito a trovare lo spunto giusto per arrivare in finale e si deve accontentare della nona posizione. Nei quarti di finale erano usciti Emanuel Perathoner 13°, Tommaso Leoni 16° e il campione del mondo in carica Luca Matteotti 18°, fuori negli ottavi Lorenzo Sommariva 38°.
Le dichiarazioni di Michela Moioli: Sapevo che sarebbe stata una finale difficilissima, in cui mi sarei potuta trovare in ritardo fino alla curva in prossimità del traguardo – racconta la bergamasca -. Ho mantenuto sangue freddo in una situazione tatticamente nuova per me, sono proprio contenta, non ho vinto ma ho centrato l’obiettivo della stagione e per la sottoscritta ha un valore enorme. Due anni fa a Kreischberg non ero tra le favorite, per cui salire sul podio era più un sogno che una speranza, qua invece arrivavo con maggiore pressione perchè in questi due anni ho vinto abbastanza e tutti si apsettavano qualcosa da me. Su questa pista non ero sicuramente la favorita, oggi non vinceva la più forte ma chi sapeva gestire la situazione. Piano piano sto arrivando a colmare gli aspetti tecnici e di personalità in cui sono più carente, non mi sento per niente arrivata. Adesso mi sento molto tranquilla, vado a Veysonnaz per la tappa finale di Coppa del mondo con la voglia di divertirmi, su una pista dove mi trovo sempre bene. Voglio ringraziare il nostro staff che mi dà un grande appoggio e tutte le persone che mi sostengono sempre, compresa nonna Adriana che fa sempre il tifo davanti alla televisione.