La neve scarseggia ma la stagione sciistica inizia comunque
La carenza di neve su tutto l’arco alpino condiziona la stagione sciistica, dalla Coppa del Mondo di sci alpino con l’annullamento in Val d’Isere (FRA), alle prenotazioni alberghiere dell’8 dicembre, per il ponte dell’Immacolata, data tradizionale d’inizio dei periodi di vacanza sulla neve.
Poca la neve caduta sulle montagne a bassa quota e le temperature elevate che non consentono di usare i cannoni per l’innevamento artificiale, fa si che saranno poche le stazioni aperte da prossimo week end.
Chi sta sicuramente bene è il comprensorio di Cervinia, in funzione dalla fine di ottobre grazie al ghiacciaio condiviso con Zermatt, che da sabato ha aperto gl’impianti di Valtournenche dove si scia partendo da 2200 metri di quota. In attesa che i cannoni completino la pista del Ventina, ai piedi del Cervino si può sciare su quasi tutto il comprensorio del versante italiano.
Sul Monte Rosa da sabato scorso ha aperto il versante piemontese di Alagna Valsesia, mentre il versante di Gressoney rimane chiuso, non per mancanza di neve (abbondante dai 2500 metri in su), ma perché i lavori per la nuova ovovia Staffal-Gabiet termineranno per il 24 dicembre. Comunque qui si può sempre salire usando le pelli.
Sempre in Piemonte dovrebbe aprire la piccola stazione di Prali in Val Germanasca, all’inizio della val Chisone.
Al confine tra Lombardia e Trentino si scia da tempo al Passo del Tonale, in attesa dell’apertura di tutto il comprensorio, mentre sempre in Trentino si può sciare a Madonna di Campiglio sulla parte alta del Grostè
In Alto Adige, come sempre, sono Solda e Val Senales le roccaforti di chi ama scivolare sulla neve, con sci o snowboard.
Poi sguardi al cielo nella speranza della neve…