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Portami lassù: a Ivrea il libro di Cristina Giordana e la storia di Luca


E’ stata molto di più della presentazione di un libro quella di venerdì sera al Bookstore Mondadori di Ivrea. Un libro che parla di Luca Borgoni, un ragazzo di 22 anni che aveva fatto dello snowboard e della montagna le sue passioni così forti e intense da diventare la sua vita e purtroppo la sua morte l’8 luglio 2017. A questo punto, anziché calare un triste sipario, il destino ha voluto che la vita di Luca continuasse in un altro modo: con un libro scritto dalla mamma, Cristina Giordana, in cui Luca parla in prima persona e si racconta.

Davide Gamba, il responsabile del Bookstore Mondadori di Ivrea, ha presentato questo libro come un esempio di un modo nuovo di affrontare ed elaborare il lutto. La riservatezza, la chiusura delle emozioni verso il mondo circostante, il lutto come abbiamo sempre conosciuto, lascia spazio ad un ricordo vivo, quasi presente di Luca. La sorella Giulia, il papà Vittorio e soprattutto la mamma Cristina iniziano tenendo viva la pagina facebook di Luca in modo che continui a parlare in prima persona. Poi alla chiusura della pagina voluta da facebook, l’eco delle polemiche arrivò alle orecchie di diversi giornalisti che iniziarono a scrivere dalla faccenda, articoli che arrivarono alle alla casa editrice Mondadori, che fecero l’offerta alla mamma di Luca di scrivere un libro sulla vita di suo figlio, a patto che fosse, come nella pagina facebook, sempre in prima persona. Le affiancarono anche un “ghost writer”, Flavio Troisi, che ha avuto un ruolo determinante nel successo letterario del libro. Il racconto della vita sportiva e non solo di Luca, unita al racconto della spedizione agli 8167 metri del Dhaulagiri di quelli che avrebbero dovuto essere i suoi compagni in quest’avventura, si sono legati grazie alla geniale idea di creare un rifugio “infinito” in cui si trovano tutti gli alpinisti deceduti nelle loro avventure in montagna, e la sua guida è Francis Douglas, uno degli alpinisti che perirono in quella famosa conquista del Cervino del 1865 da parte della spedizione di Edward Whymper. Un romanzo, a tratti anche divertente nonostante la tragicità dell’evento, così come era divertente aver a che fare con Luca Borgoni quando si andava in montagna. Sono stati 22 anni vissuti intensamente, e come dice la mamma Cristina, senza nessun rimpianto, ne suo ne della vita che ha fatto suo figlio.

Chi vi scrive lo ha conosciuto e frequentato per un anno, per cui è stato difficile non commuoversi in una serata così intensa nei ricordi e nelle emozioni.
Ciao Luca, è stato un onore conoscerti, andare in montagna e in snowboard con te.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.