Prima neve in Val di Fiemme per le piste del Tour de Ski
Con la caduta della prima neve naturale e le temperature che si fanno pungenti, i tecnici della produzione neve di Lago di Tesero stanno preparando le piste in vista dell’appuntamento clou del 2021, la Coppa del Mondo di fondo con le ultime tre tappe del Tour de Ski.
Termometro a -6 la notte scorsa in Val di Fiemme ed ora i metri cubi di neve prodotti si aggirano, approssimativamente, intorno ai 10.000 mc, consentendo di allestire la pista da 1500 metri e l’intero stadio del fondo. L’obiettivo è quello di innevare al più presto il tracciato di 2,5 km e poi il tratto della pista Marcialonga che porta ai piedi del Cermis.
Manca poco più di un mese alle date di venerdì 8 gennaio (mass start 10/15 km), sabato 9 (sprint in classico) e domenica 10 (Final Climb), tempo a sufficienza per predisporre il tutto in attesa dei campioni degli sci stretti.
Nel frattempo a Ruka, in Finlandia, lo scorso weekend si sono accesi i riflettori sulla Coppa del Mondo, per la verità senza tanti scossoni, ma anche con qualche outsider che potrebbe movimentare la stagione. Klaebo e Johaug sono già leader della Coppa del Mondo ma Bolshunov, vincitore come la Johaug lo scorso gennaio sul Cermis, sembra tutt’altro che arrendevole. È mancato il confronto diretto con Ustiugov, che la scorsa stagione era arrivato in Val di Fiemme con idee bellicose dopo la vittoria del 2017 e il secondo posto del 2019, finendo ancora in argento nel 2020.
Sulla spettacolarità delle tre gare fiemmesi non ci sono dubbi, la medaglia d’oro degli ascolti televisivi anche della scorsa stagione conferma che anche in TV le tre tappe finali del circuito sono le più belle da ammirare in assoluto. E stavolta, complice il lockdown, le migliaia e migliaia di spettatori che abitualmente assiepano i bordi pista di Lago di Tesero e della Olimpia III dell’Alpe Cermis dovranno e potranno divertirsi seduti sul divano di casa. A causa delle limitazioni anti Covid-19, infatti, le gare si svolgeranno a porte chiuse. RAI ed Eurosport comunque hanno già confermato lunghi collegamenti con la Val di Fiemme.
Per gli organizzatori, dopo 14 anni di Tour de Ski e quasi 200 gare di Coppa del Mondo, allestire eventi d’élite è consuetudine. Per la prossima edizione ci sarà da adeguare la complessa macchina alle nuove norme dettate dalla FIS e dalle autorità provinciali e nazionali. Il fatto che ad oltre un mese dall’appuntamento si sia riusciti a produrre neve in buona quantità è incoraggiante, ovvio che col mese di dicembre ci si aspetta anche l’imbiancamento naturale. Le piste, le strutture e lo staff sono tutti ben collaudati e questi sono momenti anche di avvicinamento al 2026, quando lo sci nordico olimpico porterà i cinque cerchi ad abbracciare i due stadi fiemmesi di Lago di Tesero e di Predazzo. I volontari, davvero tanti, hanno risposto in massa anche in questo momento incerto, mascherine FFP2 per tutti, verifica temperatura, tamponi e controlli severi per tenere il pubblico lontano dall’area di gara, riservata solo agli addetti ai lavori.
È presto per parlare di nomi e di favoriti, un po’ tutti i big hanno fatto sapere che gli obiettivi che contano nel 2021 sono il Tour de Ski e il Campionato del Mondo. La Coppa del Mondo lo diventa di conseguenza, perché chi vince il Tour de Ski si porta a casa un gruzzolo di punti (ma anche di soldi) che in passato quasi sempre è valso la vittoria finale della Coppa assoluta, tranne in quattro occasioni per quanto riguarda i maschi, ovvero nel 2010, 2013, 2017 e 2018 quando rispettivamente Bauer, Legkov, Ustiugov e Cologna furono protagonisti del Tour ma non conquistarono la Coppa assoluta.
A Ruka nella triple di Coppa del Mondo sono partiti col piede giusto sia De Fabiani che Pellegrino, l’auspicio è quello di poter tifare Italia nell’appuntamento trentino e non solo con loro, il direttore tecnico Marco Selle conta di portare al Tour de Ski una nutrita squadra.
Fonte Newspower