Roland Fischnaller vince il PGS di Carezza, podio tutto azzurro con March e Felicetti

Roland Fischnaller è un spot non solo per lo snowboard, ma per tutto lo sport italiano. A 45 anni, lo snowboarder più vincente d’Italia, reduce da un infortunio alla caviglia di fine novembre, dopo 20 giorni di cure e fisioterapia, rimesso la tavola ai piedi a Cortina, conferma oggi una volta di più di essere il capitano di questo “Dream Team” dello snowboard, la Nazionale Italiana di Snowboard Parallelo. Roland Fischnaller primo, Aaron March secondo e Mirko Felicetti terzo, sulla pista Pra di Tori di Carezza.
Dopo le due prove di Mylin e quella di Cortina d’Ampezzo, anche il gigante parallelo di Carezza (Bolzano) è terra di conquista degli azzurri, al quarto successo consecutivo dopo quelli raccolti nell’ordine da Maurizio Bormolini, Mirko Felicetti ed Aaron March. Quattro vittorie, quattro vincitori diversi: un elemento che da la dimensione del dominio del dream team azzurro coordinato dal dt Cesare Pisoni. Non è la prima volta che l’Italia monopolizza il podio del parallelo: nel marzo 2023 a Rogla Fischnaller ebbe la meglio su Felicetti e Coratti, mentre al femminile nel 2001 a Plan De Corones la tripletta era stata servita da Marion Posch, Carmen Ranigler e Lidia Trettel.
Il duello per la vittoria è solo questione italiana, una sfida di grande esperienza, iniziata a Limone Piemonte nel 2010, con il 45enne Fischnaller che nella seconda parte del tracciato ha la meglio su March (25 podi per lui): Fischnalle conquista così la 24ma vittoria in carriera in Coppa del Mondo, la terza a Carezza, a cui vanno aggiunti i due titoli iridati, uno in ciascuna disciplina.
E nella finale per il terzo posto, è Mirko Felicetti a completare il podio tutto azzurro, superando l’esperto Prommegger per cogliere il secondo podio stagionale, il 14esimo della carriera.
Eliminato nei quarti invece Edwin Coratti contro Promegger, mentre il primo turno aveva eliminato Bormolini, sempre contro Promegger, Daniele Bagozza, fuori contro il tedesco Huber e Gabriel Messner, superato dall’altro tedesco Stefan Baumeister.
March balza in vetta alla classifica generale con 285 punti davanti a Bormolini (249), con l’austriaco Karl terzo (211) ed un punto d margine su Felicetti (210).
Nella gara femminile Lucia Dalmasso (quinta) ed Elisa Caffont (ottava) si sono quindi fermate nei quarti, superate rispettivamente dalla polacca Alksandra Krol Walas e dalla giapponese Tsubaki Miki, con Jasmin Coratti (12ma) che ha invece chiuso alle spalle della stessa Dalmasso negli ottavi.
Il successo di giornata va quindi all’austriaca Sabine Payer che in finale ha la meglio sulla polacca Krol Wales, mentre la sfida per il terzo posto è della giapponese Miki che batte la ceca Zuzana Maderova. In mattinata fuori in qualifica Elisa Fava e Sofia Valle.
La prossima tappa è in programma nel fine settimana a Davos in Svizzera: sabato nella località elvetica ci sarà il primo slalom parallelo della stagione.
Ecco le parole degli azzurri assoluti protagonisti a Carezza.
Roland Fischnaller: “Una grande vittoria, una grande finale con March. Un successo che vale tantissimo, ho vinto nel 2014 e tornare a vincere dopo l’infortunio di fine novembre significa tantissimo. Devo ringraziare mia moglie che ha organizzato tutte le terapie per rimettermi in sesto. Con Aaron abbiamo fatto tante finali assieme in questi anni e questa potrebbe essere per me l’ultima a Carezza”.
Aaron March: “Sono super soddisfatto per questa gara, non erano condizioni facili: a Carezza non ero mai riuscito a salire sul podio e questo secondo posto vale davvero tanto”.
Mirko Felicetti: “Un’altra grande giornata per l’Italia: sono fiero di essere in questa squadra, siamo davvero forti. Ora proviamo a dettare legge anche a Davos”.
Ed infine il punto del direttore tecnico Cesare Pisoni: “Una tripletta in casa, a Carezza, è davvero tanta roba. Sono davvero orgoglioso di questi ragazzi e di tutto lo staff. La cosa che mi fa più piacere è la grande sintonia tra tecnici e atleti e credo sia il segreto di questi successi. Cinque vittorie, con cinque atleti e atlete diverse: non resta che puntare su Davos per iniziare al meglio anche in slalom”.
Fonte Fisi
