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Sgambeda – Livigno (SO) 14.12.2008


Alla Sgambeda di Livigno successo tutto italiano: nella gara maschile vittoria allo sprint di Marco Cattaneo su Fabio Santus e Tullio Grandelis. Il bis azzurro arriva da Sabina Valbusa che batte la svedese Jenny Hansson e la estone Tatjana Mannimaa.  Successo organizzativo e di partecipazione con oltre 1100 fondisti al via in rappresentanza di 26 nazioni.

La lezione di un anno fa Marco Cattaneo alla Sgambeda l’ha imparata alla perfezione, quando ad un chilometro dall’arrivo lo svedese Jenny Ahrling (oggi assente dopo due successi consecutivi) e il norvegese Anders Aukland (solo 13esimo nella gara odierna) allungarono lasciando al fondista varesino la consolazione del terzo posto. E così, memore di quella delusione, Marco Cattaneo ha impostato la propria gara con l´obiettivo di entrare per primo nello stadio del fondo di Livigno, con l´ulteriore vantaggio di scegliere la traiettoria migliore. Braccia levate al cielo e un urlo liberatorio: Si è vero, quando ho tagliato il traguardo ho scaricato la tensione gridando con tutte le energie che avevo ha commentato Marco Cattaneo perché ero molto teso: tutti mi davano favorito, ma io, anche facendo finta di niente, sapevo di essere in forma.

Sulle code del fondista di Caronno Pertusella, leader incontrastato della Nazionale di Lunghe Distanze, un altro italiano, il bergamasco Fabio Santus, che lasciata Davos dove ieri si è misurato nella Coppa del Mondo, è giunto a Livigno nella notte: Oggi mi sono proprio divertito ha commentato il Carabiniere perché le granfondo sono gare coinvolgenti sia per noi che per il pubblico. A completare il podio tutto italiano Tullio Grandelis che nel 2005 vinse ex aequo con Biagio di Santo e che oggi, nello sprint al fotofinish per l´ultimo posto disponibile sul podio, ha respinto l´attacco dello svizzero Philip Rubin.

Con il tris azzurro sono state azzerate le velleità di un folto plotone di fondisti stranieri giunti nel Piccolo Tibet per cercare gloria nell´albo d´oro della Sgambeda: lo svedese Anders Soedergren quinto classificato, gli estoni Jaak Mae e Andrus Veerpalu rispettivamente settimo e tredicesimo, e ottavo il tedesco Renè Sommerfeldt. Hanno deluso i fratelli norvegesi Aukland: Anders solo tredicesimo e Jorgen, in difficoltà già nel primo giro di lancio, diciannovesimo. Soddisfazione invece in Casa Italia: Abbiamo piazzato i quattro atleti della nostra nazionale nei primi dieci ha commentato il coach Giuseppe Smaniotto, con i due bergamaschi Bruno Carrara sesto e Sergio Bonaldi al decimo posto.

Svetta il tricolore anche nella gara femminile che ha richiamato a Livigno alcune atlete di Coppa del Mondo tra cui le italiane Sabina Valbusa e Antonella Confortola che nel primo dei due giri di circa 20 chilometri hanno dettato subito la legge delle più forti, ma è stata nella seconda parte di gara che Sabina Valbusa ha costruito il suo successo, lasciando all´estone Tatjana Mannimaa il compito di tirare il gruppo, sprecando così quelle energie che le sarebbero servite nello sprint finale chiuso al terzo posto. Sabina Valbusa, così come Marco Cattaneo, entra per prima negli ultimi cento metri e per la svedese Sandra Hansson, vincitrice dell´ultima Vasaloppet, non c´è stato niente da fare. Bellissima gara commenta la fondista di Bosco Chiesanuova ma le granfondo restano solo un´occasione per integrare gare nel mio programma di allenamento che arriverà fondo a Vancourver. A chi le chiede se dopo i Giochi Olimpici vorrà tentare l´avventura della nazionale delle lunghe distanze, Sabina non ha dubbi: Dopo le Olimpiadi mi piacerebbe fare una famiglia, no?. Ai piedi del podio una generosa Antonella Confortola.

Nella gara light di 20 chilometri successo dell´enfant du pais Morris Galli sul rossocrociato Gian Duri Melcher  e terzo lo specialista del winter triathlon, Daniel Antonioli; mentre tra le donne Veronica Cavallar (il marito Bruno Carrara sesto assoluto nella prova marathon) ha vinto con grande distacco su Marica Zamboni e Alexandra Hasler del Liechtenstein.

Passa in archivio la Sgambeda numero 19, un´edizione che verrà ricordata per la straordinaria quantità di neve scesa sul Piccolo Tibet e che, grazie ai 1100 iscritti, ha trasformato una granfondo in una grande festa dello sci nordico internazionale (bel 26 le nazioni rappresentate).

19° La Sgambeda (40 chilometri – Tecnica libera)

Classifica uomini

1. Marco Cattaneo                        Ita                 1:34´472

2. Fabio Santus Ita                 1:34´473

3. Tullio Grandelis                         Ita                 1:34´49,6

4. Philip Rubin                               Svi                1:34´49,7

5. Anders Sodergren                     Swe              1:34´50,0

6. Bruno Carrara                           Ita                 1:34´50,4

7. Jaak Mae                                   Est                1:34´50,6

8. Renè Sommerfeldt                   Ger               1:34´52´0

9. Kokk Kaspar                             Est                1:34´53,9

10 Sergio Bonaldi                          Ita                 1:34´560

Classifica donne

1. Sabina Valbusa                         Ita                 1:47´525

2. Jenny Hansson                         Swe              1:47´532

3. Tatjana Mannimaa                    Est                1:47´548

4. Antonella Confortola                  Ita                 1:47´555

5. Natalia Zernova                         Rus              1:49´46´7

6. Natascia Leonardi Cortesi        Svi                1:53´09´6

7. Jannike Ostby                           Nor               1:55´184

8. Susanna Nevala                        Fin                1:58´583

9. Katrina Groendahl                     Fin                1:59´272

10. Sandra Wagenfur                   Svi                2:01´502

Comunicato Ufficio Stamap Sgambeda – CometaPress

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.