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Tavola rotonda “Gli Italiani e la montagna: nuove opportunità per il turismo e lo sport”


Giovanni Morzenti, Presidente Federazione Italiana Sport Invernali (F.I.S.I.), e Luca Businaro, Presidente Assosport, nel corso di un convegno ospitato dalla Camera dei Deputati, hanno introdotto la presentazione dei risultati della ricerca commissionata da F.I.S.I. “Gli Italiani, la montagna e gli sport invernali. Criticità e possibili soluzioni per il turismo e lo sport montano” coordinata da Cosimo Finzi di AstraRicerche.

I dati presentati sono stati discussi in una tavola rotonda moderata dal Condirettore della Testata Giornalistica Regionale-RAI, Alessandro Casarin, ed introdotta dall’On. Pierluigi Mantini, Presidente Osservatorio parlamentare per il Turismo, nella quale sono intervenuti: Sandro Lazzari, Presidente ANEF, Claudio Albonetti, Presidente Assoturismo, Walter Meister, Vice Presidente Federalberghi, Renzo Iorio, Vice Presidente Federturismo, Francesco Montera, Direttore generale Promuovitalia, Alberto Zanatta, Direttore Tecnica Group, On. Erminio Quartini e il Sen. Giacomo Santini rispettivamente Presidente Onorario e Presidente di nuovissima nomina dei Parlamentari Amici della Montagna, Giampietro Nattino, Presidente Banca Finnat.

Finzi ha sottolineato lo stretto rapporto degli italiani con la montagna e l’interesse verso gli sport invernali che emerge dalle risposte del campione rappresentativo della popolazione italiana da 18 a 65 anni, pari a 38.600.000 persone, indagato attraverso 2.096 interviste. Risposte che sono state arricchite dalle opinioni di tesserati F.I.S.I. e di Sci club raccolte attraverso due altre distinte ricerche.

“Ne è emerso – ha sostenuto AstraRicerche – un quadro quantitativo e qualitativo, dal quale risultano criticità, ma anche grandi opportunità, che stimola riflessioni e sollecita risposte da parte di tutti gli attori, istituzionali e privati, interessati allo sviluppo armonico della montagna. Si tratta di risposte che in alcuni casi possono e devono essere date da singoli protagonisti, ma che più spesso necessitano di essere inserite in un quadro d’insieme e coordinato”.

Quasi il 42% degli italiani frequenta la montagna e 1 su 3 ci va regolarmente in vacanza uno o più volte all’anno, anche se non necessariamente durante il periodo invernale. Infatti solo il 16,2% della popolazione pratica in modo non occasionale sport invernali. Lo sci alpino rimane lo sport più praticato, anche se risultano particolarmente ‘attrattivi’ (con un elevatissimo numero di concittadini che vorrebbero praticarli o almeno provarli: 20% o più): lo sci di fondo, lo slittino e lo snowboard e, a seguire, gli altri sport invernali.

“Si tratta di un mercato potenziale – ha sottolineato Finzi – enorme e scarsamente sfruttato e risulta dunque evidente la necessità di ampliare l’offerta formativa e le occasioni di ‘prova’ degli sport, non dimenticando che la domanda non viene solo dalla parte più giovane della popolazione ma si estende anche alle fasce adulte e tardo. La domanda c’è, occorre offrire quanto il popolo della montagna desidera in modo più easy, economico e adatto a tutta la famiglia (bambini in particolare) per una stagionalità che dura a lungo”.

Una potenzialità che emerge anche dalle interviste ai tesserati della F.I.S.I. e degli Sci club, che nell’85% dei casi pratica sci alpino, ma vorrebbe cimentarsi con lo sci d’alpinismo, il free-style, lo snowboard ed anche con lo sci d’erba e con lo sci di fondo, oltre al fatto che alcuni sport ‘minori’ non sono noti neppure a parte dei tesserati FISI.

Ben al 70% degli intervistati piace guardare sport invernali in televisione e chiedono maggior copertura dei mezzi di comunicazione in genere. Suggerimenti vengono avanzati dai tesserati sulla diversificazione delle offerte e validità dei servizi e alla visibilità di FISI in occasione di eventi sportivi. Ogni soggetto interessato allo sviluppo dell’economia e delle attività legate alla montagna trova nella ricerca spunti per migliorare la propria offerta, dalla quale emerge, però, con forza anche la necessità di uno sforzo corale e coordinato per rendere più competitivi tutti i segmenti della catena del valore generabile dalla montagna. I successi dei campioni sportivi, ad esempio, come è ampiamente dimostrato, trascinano nuovo interesse per le località di montagna, incentivando le attività di promozione, commerciali, alberghiere e di intrattenimento, stimolando il mercato delle attrezzature e dell’abbigliamento sportivi, determinando maggiori entrate fiscali per gli Enti locali. Il loro raggiungimento non ha, dunque, ricadute positive solo per F.I.S.I. e per gli sci club, così come, allo stesso tempo, l’ampliamento del numero di praticanti delle discipline sportive invernali, determinato dal miglioramento dell’offerta e dal contenimento dei costi, oltre ad riflettersi positivamente sulle attività economiche legate alla montagna, aiuterebbe a far emergere nuovi campioni.

“La ricerca – ha commentato Giovanni Morzenti, Presidente F.I.S.I. – che abbiamo affidato ad AstraRicerche, ci ha fornito importanti spunti per rafforzare le iniziative della nostra Federazione verso l’opinione pubblica, gli amanti degli sport invernali e i nostri tesserati. Sulla base delle risorse a nostra disposizione non mancheremo di lavorare con impegno lungo le indicazioni ricevute. Voglio, però, sottolineare il dato che le grandi potenzialità che emergono dalla ricerca per la montagna e l’economia ad essa collegata, per lo sviluppo degli sport invernali a livello amatoriale e di quello agonistico ai vari livelli, non possono che trovare risposte in una forte collaborazione e una convinta iniziativa sistemica tra le istituzioni nazionali e locali, il mondo dello sport, la ricettività turistica e l’imprenditoria privata. Per capire che cosa fare e come procedere è sufficiente guardare le buone pratiche messe in campo dai Paesi alpini che ci circondano, in primis l’Austria, ma anche Germania, Svizzera e Francia.

Riducendo, ad esempio, le accise che gravano sui costi dell’energia degli impianti di risalita, si potrebbero trasferire i risparmi sia nel miglioramento degli stessi, sia nella riduzione dei costi per gli sportivi, creando così un circolo virtuoso di cui potrebbero beneficiare tutti i protagonisti. Dotare la montagna di moderne infrastrutture viarie, di ospitalità e sportive nel rispetto dell’ambiente e della sua sostenibilità è la sfida che ci deve accomunare per valorizzare il territorio montano. Una sfida a cui F.I.S.I. non mancherà di portare il suo contributo di contenuti ed organizzativo”.

Fonte fisi.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.