Tour del Gran Paradiso express di François Cazzanelli
Non sarà l’impresa con cui vincerà il Piolet d’Or (ma sono sicuro che prima o poi ci riuscirà), ma sempre di impresa bisogna parlare per il weekend lungo di François Cazzanelli sul Gran Paradiso.
Già perché venerdì ha percorso il Tour del Gran Paradiso, partendo dalla valle di Cogne, con lo stratosferico tempo di 9 ore 40 minuti e 51 secondi, miglior tempo conosciuto, e domenica ha partecipato alla rinata gara scialpinistica Tour du Grand Paradis arrivando terzo! Dalla sua pagina facebook pubblichiamo il suo racconto.
“Era da tempo che volevo percorre le mitica « Haute Route » del Gran Paradiso e viste le splendide condizioni di questi giorni non ho potuto resistere! Ieri da solo e in totale autonomia (ho solamente utilizzato il Rifugio Sella e il Vittorio Emanuele II per 2 piccoli pit stop di 10’ per una coca e una torta) ho percorso tutto il tour di 53,64 km 5.204 metri d+ in 9 ore 40 minuti e 51 secondi! Nella prima parte ho faticato parecchio, sul Grand Serz (3552m) e il ghiacciaio del Grand Neyron li ho dovuti tracciare tutti in 20/30 cm di neve fresca, poi quando ho raggiunto la traccia che sale al Gran Paradiso dal rifugio Chabod le cose sono cambiate. Da lì in avanti ho trovato quasi ovunque la traccia che mi ha fatto risparmiare un po’ di e energia. A livello sportivo sono soddisfatto, sicuramente in futuro arriveranno atleti più forti che faranno molto meglio di me. In ogni caso su un tour del genere è difficilissimo trovare le condizioni ideali e farlo in autonomia e solo è sicuramente diverso che farlo in modalità gara, con assistenza programmata.
É stata un esperienza unica, ho sciato in solitudine per un sacco di ore tra alcune delle valli più belle e selvagge delle Alpi, in uno dei massicci più spettacolari che toccano la nostra Valle D’Aosta. Consiglio a tutti questo splendido tour che normalmente si completa in 5 giorni appoggiandosi agli splendidi rifugi del massiccio. Ci tengo a ringraziare Jean del Rifugio Vittorio Sella e Paolo Pellissier del Rifugio Vittorio Emanuele II per avermi rifocillato e tenuto aggiornato sulle condizioni. Ringrazio di cuore Marco Camandona per avermi aspettato con il suo drone in cima al Gran Paradiso per scattare alcune foto, lui non mi abbandona mai qualsiasi idea strana mi passi per la mente lui c’è sempre grazie.
Doveroso un ringraziamento al Parco Nazionale Gran Paradiso che grazie all’aiuto delle Guide Alpine Valdostane ci ha dato l’autorizzazione di usare il drone all’interno del nostro splendido parco nazionale.”