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Tour du Grand Paradis: a Eydallin-Reichegger e Martinelli-Pedranzini il Campionato Italiano Top Class.


In Valsavarenche, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, questa mattina si è disputata la quinta edizione del Tour du Grand Paradis, Trofeo Renato Chabod, valida per il Campionato Italiano Top Class, lunghe distanze. Il Tour du Grand Paradis era la penultima tappa della Coppa Italia – Trofeo Scarpa.

Le previsioni meteo lo avevano annunciato: in quota vento forte e temperature che scenderanno oltre i -15°. Alle ore otto in punto le centodue squadre in lizza per il Campionato Italiano consapevoli di quello che li avrebbe attesi sulla schiena d’asino sono partiti alla volta del Rifugio Chabod. Le guide alpine Ilvo Martin e Paolo Pellissier pochi minuti prima della partenza avevano comunicato agli atleti che la vetta del Gran Paradiso non si sarebbe conquistata, troppo vento in quota con raffiche superiori ai settanta chilometri orari. «La sicurezza prima di tutto – ha detto Pellissier rivolgendosi agli atleti – arrivare in vetta al Gran Paradiso sarebbe troppo pericoloso, quindi abbiamo deciso che arrivati all’inizio della schiena d’asino scenderete direttamente verso il Rifugio Vittorio Emanuele».

Michele Boscacci e Robert Antonioli subito dopo il lancio prendono il comando della corsa e conducono il plotone verso il Rifugio Chabod, alle loro spalle Eydallin, Reichegger, Follador, Fasser poco più staccati Pietro Lanfranchi, Lorenzo Holzknecht, Seletto, Sbalbi e Collè, Barazzuol. In campo femminile le bormine Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini tenendo il loro passo e per nulla impensierite dalle rivali guadagnano la prima posizione davanti a Maria Orlando ed Elena Tornatore. In terza posizione salgono Birgit Stuffer e Stefanie De Simone.

Il vento lungo il ghiacciaio di Lavaciou inizia a soffiare, ma sarà all’inizio della schiena d’asino che gli atleti saranno messi a dura prova, per fortuna le operazioni di cambio sono rapide e in un attimo gli sci sono indirizzati verso il cambio d’assetto del Rifugio Vittorio Emanuele.

Alla schiena d’asino Matteo Eydallin e Manfred Reichegger arrivano con un minuto e mezzo di vantaggio su Boscacci e Antonioli, in terza posizione transitano Alessandro Follador e l’austriaco Alexander Fasser.

Nella discesa che porta al Vittorio Emanuele le posizioni non cambiano, anzi la squadra del Centro Sportivo Esercito guadagna secondi preziosi per la conquista del tricolore.

L’ultima salita verso le pendici del Ciarforon è una lunga cavalcata verso la discesa finale. La gara non subisce cambiamenti, Manfred Reichegger e Matteo Eydallin tagliano il traguardo con il tempo di 2.25.03. In seconda posizione si classificano Michele Boscacci e Robert Antonioli con 3’14” di ritardo. Completa il podio la squadra formata da Alessandro Follador e Alexander Fasser.

Per quanto riguarda il Campionato Italiano, visto che sia Follador sia Alain Seletto correvano in coppia con atleti stranieri (Fasser e Sbalbi) la medaglia di bronzo è andata a Franco Collè e a Filippo Barazzuol.

Nella classifica femminile, dopo la conferma del tricolore da parte di Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini con il tempo di 3.00.16, conquistano la medaglia d’argento Maria Orlando ed Elena Tornatore. Il bronzo è di Birgit Stuffer e Stefanie De Simone.

Tra i master vittoria di Claudia Titolo e di Raffaella Miravalle, tra gli uomini vince la coppia formata da Angelo Bernini e da Martino Cattaneo.

La quinta edizione del Tour du Grand Paradis va in archivio con la soddisfazione sia da parte degli atleti sia da parte degli organizzatori, l’appuntamento con i quattromila metri della vetta del Gran Paradiso sarà per il 2014.

Fonte Areaphoto.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.