Tour du Rutor: la grande bellezza della Valgrisenche (AO) per la prima tappa, gli oscar di giornata per Damiano Lenzi-Matteo Eydallin e Laetitia Roux-Mathys Maude
La Valgrisenche e la Valle d’Aosta hanno accolto il circo delle scialpinismo mondiale con una giornata da cartolina. Una distesa sconfinata di vette imbiancate, canalini, rocce e alberi, a far da palcoscenico alla recita degli oltre 600 scialpinisti che si sono presentati al via di questa gara spettacolare ma durissima, unica tappa italiana quest’anno della Grande Course. Tanti di loro sono reduci dalla Pierra Menta, la gara a tappe francese conclusa solo domenica scorsa, dove in 4 giorni hanno macinato 10000 metri di dislivello. Nel Tour du Rutor Extreme, ideato da Marco Camandona e realizzato dallo Sci Club Corrado Gex e da tutta la comunità della Valgrisenche che per questi 3 giorni s’è messa a disposizione di chi ha voglia di godere delle montagne in questa particolare forma agonistica. Da sempre considerata una delle mecche dello scialpinismo, con questa gara praticamente offre la possibilità di percorrere quasi tutte le gite a disposizione. Tre giorni di gara, per 7000 metri di dislivello complessivi, mica uno scherzo, figuriamoci poi per i reduci dalla Pierra Menta.
Sarà forse per questo che in questa prima tappa la partenza è stata studiata sulla pista da fondo, con dei tratti di discesa, con una neve che alle 8 del mattino era bella dura, quindi in un paio di curve si sono visti numeri da circo. Dopo il su e già di Benevy, dove c’è la pista da discesa, quindi si partiva per i 1500 metri di dislivello per salire ai 3100 metri della punta Felumaz, con un passaggio con i ramponi. Quindi discesa per 800 metri fino a Catin, risalita, con l’ultimo tratto a piedi fino al Casotto becca dei quattro denti denti. Da qui discesa fino al traguardo di Mondanges a quota 1654 metri, con la seconda parte che tra alberi e fondo gelato, sicuramente ha fatto gridare pietà alle gambe di più di uno scialpinista.
Reduci dal trionfo alla Pierra Menta non si sono fatti intimorire da questo percorso i due alpini del Centro Sportivo Esercito Damiano Lenzi e Matteo Eydallin, che hanno lasciato sfogare Manfred Reicchegger che ha condotto in testa la prima salita, forse spremendo un po’ troppo il suo compagno di gara Lorenzo Holzknecht, che ha pagato dazio nella seconda parte di gara. Anche Matheo Jacquemoud sembrava in difficoltà in terza posizione, a tenere il ritmo del compagno William Bon Mardion, ma il secondo posto finale la dice lunga sulla capacità di recupero della squadra francese.
Comunque al traguardo della prima tappa la classifica delinea valori in sintonia con la Pierra Menta di 4 giorni fa, con i primi dieci racchiusi in un quarto d’ora, con Matteo Eydallin-Damiano Lenzi a vincere in 2h02’52”, secondi William Bon Mardion-Matheo Jacquemoud (FRA) in 2h05’36”, terzi Xavier Gachet-Valentine Favre (FRA) in 2h07’41”, quarti Manfred Reicchegger-Lorenzo Holzcknecht in 2h09’51”, quinti Davide Galizzi-Tadei Pivk in 2h10’26”, sesti Nadir Maguet-Filippo Barazzuol in 2h12’37”, settimi Filippo Beccari-Nejc Kuhar in 2h13’09”, ottavi Pierre Gachet-Piccot Adrien (FRA) in 2h13’56”, noni Marti Werner-Leo Viret (SVI) in 2h15’45” e decimi Franco Collè-Denis Trento in 2h18’59”.
Nella gara femminile l’inedita coppia franco-svizzera Laetitia Roux-Mathys Maude continua come alla Pierra Menta a rifilare minuti di distacco alle avversarie, con la prima a procedere con le ridotte per non mandare fuori giri la compagna svizzera. In 2h37’26” si aggiudicano la prima tappa e alle loro spalle è lotta serrata tra le italiane Francesca Martinelli-Laura Besseghini seconde in 2h45’55” e le franco-svizzere Axelle Mollaret-Jennifer Flechter terze in 2h46’56”, quarte le spagnole Riba Marta-Mireia Mirò Varela (con Mireia che ritorna alle gare), quinte le altre francesi Marion Maneglia-Melanie Bernier.
Erano in gara anche Cadetti e Junior su un percorso ovviamente più corto di quello dei Senior.
Negli Junior sono in testa Federico Nicolini con lo spagnolo Cardona Oriol Coll, secondi i francesi William Perrier-Equi Samuel, terzi Simon Bellabouvier-Paul Chavanes, mentre al femminile sono in testa le francesi Mollard-Milloz su Giorgia Dalla Zanna-Helene Vicari, terze Natalia Mastrota-Laura Balet Caixach.
Nei Cadetti la vittoria della prima tappa è andata a Enrico Loss-Gabriele Leonardi.
E poi un serpentone infinito di scialpinisti, provati ma contenti nel salire e scendere queste splendide montagne, con una ringraziamento reciproco tra loro e gli organizzatori, che da mesi lavorano alacremente perchè tutto vada per il giusto verso.
In allegato alcune foto della prima tappa del Tour du Rutor Extreme.