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Valanga nel canalone di Lourousa in Valle Gesso (CN): due morti e tre feriti


E’ una grande classica dello sci ripido piemontese e nazionale, il canalone di Lourousa, a quota 3220 metri in Valle Gesso sopra le Terme di Valdieri. Sceso per la prima volta nel 1973 in sci da Heini Holzer, ogni anno viene ripetuto soprattutto in questo periodo. E’ anche tristemente famoso per le vittime che ha mietuto nella storia dello scialpinismo, tant’è che alla base del canalone c’è una pietra con le fotografie ricordo di chi ha perduto la vita in questo canale.

E’ successo anche domenica 4 maggio, verso le 10,30 del mattino. Erano in otto a risalire il canale, con l’obbiettivo di scenderlo con gli sci. Partiti dalle Terme di Valdieri all’alba, avevano risalito il canale quasi completamente, quando, secondo la ricostruzione del soccorso alpino intervenuto sul posto, sarebbe stato il distacco di un lastrone di neve e ghiaccio che si era accumulato sulla cresta di uscita del canalone, a provocare la valanga. Valanga che ha travolto gli scialpinisti in risalita, scaraventandoli verso il basso e sommergendoli. I due scialpinisti sarebbero morti a causa dei gravi traumi riportati nell’urto contro le rocce che affiorano dalla neve a metà del canalone.

Le due vittime sono Fabrizio Jacob, 46 anni, di Caprie in valle Susa e Daniele Vottero Reis, 26 anni, di Ivrea.

Questa è una notizia che non avrei mai voluto scrivere. Tutti gli articoli che descrivono gli incidenti in montagna, sono dolorosi per chi scrive. La montagna è vita, passione, gioia, speranza. Spesso però ci si dimentica che è un ambiente a rischio, in una società come la nostra dove si vogliono eliminare i rischi, o almeno far credere che questi non ci siano. Una sfida tra la natura e l’uomo, un uomo che passa quando la montagna concede il suo permesso. Questa volta la montagna non ha concesso il suo permesso e Daniele non c’è più.

Daniele era un amico, fin da giovane si era dedicato alla mountain bike, poi alle corse in montagna, gare toste, come l’Ivrea-Mombarone, la Royal UltraSkymarathon, il Trofeo Kima, con risultati di rilievo. Aveva fatto alpinismo e da un paio d’anni si era dedicato allo scialpinismo, con un entusiasmo sempre crescente, obbiettivi sempre più ambiziosi, come la discesa del Lourousa di oggi. Era un ragazzo timido, ma quando parlavamo di montagne gli si illuminavano gli occhi e sorrideva felice.

Ciao Daniele

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.