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Il Vetan Classic sotto la neve inaugura la Coppa Italia Snow-Alp con le vittorie di Cesare Pisoni e Jenny Ferrod


Vetan non tradisce mai; questa la considerazione al termine della 12a edizione del Vetan Classic, raduno e gara di snowboard-alpinismo che si disputa in alta Valle d’Aosta dal 2002. In un week end dove sono state annullate manifestazioni importanti sulla neve, come la Coppa del Mondo di Scialpinismo (Pitturina Ski Race) o la Coppa Europa di Snowboardcross (Colere), lo staff dello Sci-Snowboard Club Vetan, con Stefano Fontanelle presidente tutto fare e Jonny e Domingo Lale-Mourix con l’Hotel Notre Maison a far da base e supporto per tutto il necessario di questa 2 giorni dello snowboard-alpinismo o backcountry. Le previsioni meteo hanno scoraggiato molti a mettersi in viaggio verso questo incantevole angolo della Valle d’Aosta, peccato per chi non c’era, ma alla fine, pur non toccando come da tradizione la Punta Leyssè, tutto è andato per il meglio.

Il sabato mattina una finestra tra le perturbazioni ha consentito l’escursione di gruppo e la tracciatura del percorso di gara, uno dei tanti previsti per l’emergenza neve e scarsa visibilità che l’han fatta da padroni anche la domenica. Nel pomeriggio la prova Artva e ricerca simulata di travolto da valanga, nella filosofia che per fare lo snow-alp non bisogna solo attrezzarsi per salire e scendere, ma anche imparare ad affrontare le avversità della montagna. Quindi la serata tra aperitivo, cena e festa ad alta gradazione musicale e alcoolica.

Comunque domenica mattina una quarantina di snowboarder alpinisti non si sono tirati indietro e messo il pettorale si sono cimentati in una gara breve, 700 i metri di dislivello da fare in salita e in discesa, ma intensa, per come è stata tirata. I primi 5 in 3 minuti dimostrano che il livello dello sport si sta alzando anno dopo anno, con ragazzi giovani e determinati sia nella preparazione tecnico-atletica, che nello sviluppo dei materiali. Non siamo al livello dello scialpinismo, ma vedere comunque tali performance sia che si usino gli scietti in salita, che le splitboard o le racchette da neve, sono un’ottima promozione per questo fantastico sport che è lo snowboard-alpinismo, l’essenza dello snowboard, fatto per andare in montagna a cercare neve fresca e pendii non tracciati.

Raccontando la parte agonistica bisogna sottolineare il ritorno alle gare dopo un anno di Cesare Pisoni, che a 2 giorni dalla partenza per le Olimpiadi di Sochi dove riveste il ruolo di Direttore Tecnico dello snowboard italiano, ha portato i suoi snowboarder del Baz Snow&Race, che hanno monopolizzato il podio del Vetan Classic. Da subito sono andati via in 3, Paris a far l’andatura, Pisoni e Vanoncini dietro. Al cambio per la discesa l’ordine era questo, in un attimo Pisoni ha preso la testa della discesa, pur disturbata da nebbia e scarsa visibilità e non l’ha più mollata fino al traguardo. Quindi vittoria per Cesare Pisoni in 54’02”, 2° Sergio Vanoncini in 55’36”, 3° Nicola Paris in 55’59”, poi arrivo al fotofinish con Giordano De Vecchi 4° in 57’58 che brucia Giancarlo Costa 5° in 57’59”, Igor Antonelli 6° in 1h01’55”, Massimiliano Lacqua 7° in 1h02’12”, Davide Silvestri 8° in 1h11’13”, Giacomo Barberis 9° in 1h15’08” e Luca Zanette 10° in 1h16’01”.

Nella gara femmilile non tradisce le attese la snowboarder di casa del Vetan, Jenny Ferrod che in 1h17’02” allunga la sua striscia vincente nel Vetan Classic e nella Coppa Italia Snow-Alp Trofeo Ergovis. Seconda Sara Jacchia in 1h40’53”, terza Alice Bensi in 1h48’29”, quarta Valentina Perardi in 1h55’11”, quinta Francesca Ferraud in 2h02’57” e sesta Laura Obert in 2h19’25”.

Al termine delle gara ecco una breve intervista con il vincitore Cesare Pisoni.

“Ho deciso di venire all’ultimo momento, visto che è stata annullata la gara di Coppa Europa di Snowboardcross a Colere, e allora ho accompagnato i mie ragazzi della BAZ a questa gara di Vetan che è andata molto bene.

La gara di oggi sempre di più è indice dell’evoluzione dello snowboard-alpinismo verso l’attrezzatura che, oltre allo snowboard per la discesa, prevede scietti per la salita e scarponi come l’Alien della Scarpa, con cui sembra di scendere come con i soft. C’è stata parecchia evoluzione nei materiali, gli scietti prima si tagliavano quelli da gara, ora c’è chi li realizza appositamente per lo snow-alp, come quelli che usa Sergio Vanoncini realizzati da Max Sacchi. Penso che sia la normale evoluzione che succede in tutti gli sport.

Lo snowboard-alpinismo è uno sport estremamente sostenibile, si fa senza impianti, si va dove si vuole, certo serve rispetto per la montagna, quindi bisogna essere preparati, fare dei corsi per imparare a muoversi in montagna. Penso che rappresenti l’essenza dello snowboard, che è nato in neve fresca ed è li che riesce ad avere la sua massima espressione.

Martedì partiamo per lo Olimpiadi di Sochi, sono importanti, per la prima volta riusciamo a presentarci come favoriti in alcune specialità. E’ stata fatta una scelta, magari anche difficile, di puntare su Snowboardcross e Parallelo, ma in questi tre anni abbiamo fatto il record di podi di Coppa del Mondo da quando esiste lo snowboard in Italia. Speriamo di riuscire a capitalizzare con delle medaglie olimpiche tutto lo sforzo fatto in questi 3 anni.

Oggi è stato un modo per rilassarsi prima dell’Olimpiade e di fare quello che mi piace di più. Ho accompagnato i miei ragazzi della Baz è ho vinto perchè vado meglio in discesa, ma il futuro è loro, che hanno 20 anni in meno di me e di te che mi stai intervistando, ed è giusto che siano loro a portare avanti il futuro di questo sport.”

In allegato le foto e la classifica.

Guarda il video con l’intervista a Cesare Pisoni.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.