Iniziano i Campionati Mondiali di sci nordico a Lathi in Fianlandia
Con la vittoria dei norvegesi Martin Sundby nella 15 km e Mariti Bjoergen nella 10 km di Otepae in Estonia, si è concluso l’avvicinamento ai Campionati mondiali di sci nordico che prendono il vai domani a Lathi in Finlandia.
Il direttore sportivo Sandro Pertile per la rassegna iridata ha convocato i seguenti atleti:
Femmine
Ilaria Debertolis, Elisa Brocard, Lucia Scardoni, Virginia De Martin Topranin, Gaia Vuerich, Greta Laurent, Caterina Ganz, Sara Pellegrini
Maschi
Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Federico Pellegrino, Giandomenico Salvadori, Sebastiano Pellegrin, Simone Urbani, Sergio Rigoni
Le dichiarazioni di Federico Pellegrino: Siamo arrivati nella maniera più giusta a questo appuntamento, l’importante era avere sensazioni in crescendo, consapevole di potermi giocare una medaglia. Sono tranquillo e rilassato perchè il grande lavoro è stato fatto da tempo, sin dalla seconda settimana dello scorso aprile. Con il miglioramento di risultati durante la stagione sono conscio che se metto tutto in pista posso ambire a qualcosa di grande. Il mio motto è sempre lo stesso: rispetto di tutti, paura di nessuno, anche perchè gli avversari sono agguerriti. Gli stessi norvegesi, Northug a parte, stanno avendo un ricambio generazionale, sono tutti nati dopo il 1990, non ci sono più i vari Bransdaal, Hattestad e compagnia bella, ma Klaebo che ha vinto settimana scorsa a Otepae e che conosciamo da tempo. Ma non dimenticherei i francesi, i finlandesi, i russi con Ustiugov, la rosa è ampia e comprendo anche il sottoscritto come pretendente a una medaglia. Tecnicamente è una pista non troppo dura ma neanche da sottovalutare, ogni manche durerà circa 3′, siamo nella media, la prima parte è un po’ morbida con due salitelle e dopo una bella discesa tocca ad una lunga salita che darà lo spunto per lo scatto verso il traguardo che mi sembra più lungo rispetto all’anno scorso, dove potrò sfruttare la mia bella volata. Non sento il peso della responsabilità, già a Oslo 2011 qualcuno sosteneva che Pellegrino era una delle poche speranze di medaglia, poi in Val di Fiemme 2013 arrivavo da un podio quattro giorni prima, e a Falun 2015 da tre vittorie consecutive, A Falun 2015 sono stato in testa in finale fino a 300 metri dal traguardo anche se era in classico, tutte queste esperienze sono servite per farmi crescere, fino ad arrivare a questi ultimi due anni dove sono stato sempre protagonista. I risultati di questo periodo mi fanno capire che sono lì, adesso sta a me rimanere sulla cresta dell’onda il più a lungo possibile e lavorare sui dettagli per rimanere al top perchè anche gli avversari migliorano costantemente. Nella mia testa penso di essere appena al di sotto del mio picco massimo.