Snow Passion | Notizie degli sport in montagna / Specialità  / Scialpinismo  / Alex Rigo e Martina Valmassoi vincitori della Cima d’Asta Ski Alp

Alex Rigo e Martina Valmassoi vincitori della Cima d’Asta Ski Alp


E’ stata una Cima d’Asta Ski Alp in versione “new generation” quella andata in scena in Val Malene, nel Tesino, con validità internazionale e con una novantina di partecipanti. In trentadue edizioni della gara simbolo dello scialpinismo in Italia e in Trentino mai si era assistito ad un podio così giovane nella gara maschile. A vincere, dopo aver affrontato i 16 km di sviluppo e i 1.680 metri di dislivello positivo, comprensivi di 5 salite, 2 tratti a piedi e 9 cambi assetto, è stato infatti il ventitrenne trentino di Pejo Alex Rigo, davanti al ventiduenne bresciano di Corteno Golgi Marco Salvadori, con il terzo gradino del podio appannaggio invece del ventenne altoatesino della Valle Aurina Davide Innerhofer.


Se per Alex Rigo si tratta della realizzazione di un sogno, essere riuscito ad iscrivere per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro di questa prestigiosa competizione, dopo comunque essere risultato il miglior under 23 lo scorso anno, per la vincitrice della sfida femminile Martina Valmassoi l’aver tagliato il traguardo di Malga Tolvà rappresenta la sua prima affermazione nella formula individuale, dopo che si era già imposta nel 2017 nella versione a coppie. Argento per l’austriaca di origini italiane Bianca Somavilla, terza è giunta la badiota Melanie Ploner.
È pur vero che mancavano i big di questo sport, impegnati ai Mondiali, così come ha influito la concomitanza con un altro paio di eventi in altre località alpine, ma fra i novanta partenti si è registrata una rilevante presenza di atleti di prima fascia giovani, a dimostrazione che questo sport sta registrando una ventata di novità, non solo nei format olimpici.


Analizzando la gara maschile, Alex Rigo è partito forte, facendo subito selezione e prendendo la testa della gara. È transitato da solo ai 2.430 metri di Bochetta dei Sassi e pure ai 2.847 metri del punto più alto sulla Cima d’Asta, con due minuti di vantaggio su Marco Salvadori, poi, al cambio assetto, il trentino ha perso tantissimo tempo nel togliere i ramponi e il bresciano lo ha raggiunto. Assieme hanno affrontato l’ultima parte in quota, alternandosi al comando con distacchi ad elastico sino al secondo passaggio alla Bocchetta dei Sassi. Nella discesa finale sino a Malga Tolvà Rigo è riuscito ad andarsene, mentre il bresciano ha sbagliato traiettorie ed ha avuto qualche problemino ad uno scarpone. Sul traguardo Rigo è giunto con il tempo di 1h51’19”, precedendo di 1’09” Salvadori, primo under 23, quindi di 2’14” l’altoatesino Davide Innerhofer (secondo under 23). Appena fuori dal podio Lukas Mangger del Ridanna a 3’55”, quinto poi Simone Manfroi del Dolomiti Adventurer a 4’28” e sesto il giovane primierotto Leonardo Vincenzo Taufer a 7’01”. Dietro i due alfieri del Brenta Team Gabriele Fedrizzi e Nicola Brida, quindi l’altro atleta della Valle Aurina Robert Oberhollenzer (nono) e dodicesimo l’atleta di casa Riccardo Moranduzzo.
In chiave femminile successo per la bellunese Martina Valmassoi, in testa da sola dal primo all’ultimo chilometro e al traguardo di Malga Tolvà con il tempo di 2h19’26,staccando di 9’11” l’austriaca di origini italiane a 9’11”, quindi terza la badiota Melanie Ploner a 9’56”.



Alex Rigo: «Avevo già partecipato a due edizioni della Cima d’Asta skialp con due importanti piazzamenti, ma pensare che adesso c’è impresso il mio nome nell’albo d’oro non nascondo che mi fa un po’ di effetto. Un successo che mi gratifica in una stagione per me difficile per risultati e condizione. Combattuta la gara soprattutto nel finale con Salvadori. Una giornata da incorniciare dunque. Il percorso è fantastico e lo dico da uno che vive ai piedi del Vioz».

Martina Valmassoi: «Sono appena rientrata da un lungo impegno a Salt Lake City ed era molto tempo che non prendevo parte ad una gara di scialpinismo individuale in quota come la Cima d’Asta Skialp e devo dire che è stato fantastico. In primis per la vittoria, poi per il tracciato. Il passaggio in alto poi è pura emozione. Per quanto riguarda la mia prestazione sono partita prudente perché era molto tempo che non facevo gare lunghe, poi è arrivato il tratto tecnico che è il mio pane ed ho allungato sulle avversarie, gestendo poi le energie».


Fonte Pegasomedia

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.