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Eydallin-Lenzi-Boscacci trionfano al Trofeo Mezzalama su Kilian-Marti-Anthamatten, Roux-Forsberg-Fiechter vincono al femminile


Hanno aperto i Bersaglieri e hanno chiuso gli Alpini, questo potrebbe essere in estrema sintesi il commento a questa XXI edizione del trofeo Mezzalama, la gara di scialpinismo da Cervinia a Gressoney a squadre di tre scialpinisti sulle creste del Monte Rosa, 45 km e circa 3200 metri di dislivello passando per Castore e Naso del Lyskamm.
Ultima gara della stagione, che chiude per il 2017 anche la Grande Course, è un evento per le vallate ai piedi di Cervino e Monte Rosa, è la gara dell’anno per la maggior parte dei 900 scialpinisti in gara suddivisi in 300 squadre, ed è una gara che da prestigio a chi la vince o comunque sale sul podio. Sono tanti i personaggi del Mezzalama, una sintesi è difficile, ma il comandante in capo, al secolo Adriano Favre, che ha la responsabilità organizzativa del Mezzalama, Silvano “The Voice” Gadin” la voce narrante dello scialpinsismo e non solo e Matteo Eydallin che fa un poker storico di vittorie con la tuta del Centro Sportivo Esercito ed i suoi fidi compagni Damiano Leni e Michele Boscacci, sono i personaggi del giorno. Senza nulla togliere agli altri 900 scialpinisti, Kilian in testa, o ai 150 addetti tra Guide Alpine, Carabinieri, Guardia di Finanza e Forestale che hanno sorvegliato e messo in sicurezza il percorso.

La vicenda sportiva narra di un testa a testa fin dall’avvio, dato con la corsa della Fanfara dei Bersaglieri per le vie di Cervinia, salendo per il versante di Plan Maison e il Canale del Teodulo, tra la squadra del Centro Sportivo Esercito con Eydallin-Lenzi-Boscacci e il team svizzero-spagnolo Kilian-Marti-Anthamatten, fatto di sorpassi e controsorpassi, con l’Esercito che perde un minuto al Quintino Sella ma recupera nel su e giu con i ramponi dal Naso del Liskamm. In terza posizione procedono sempre solitari i bergamaschi Lanfranchi-Boffelli con l’austriaco Herrmann. Esercito e Kilian scollinano al colle del Lys quasi insieme, poi il miglior affiatamento in discesa prima in cordata e poi dopo il Rifugio Mantova da slegati, scavano il solco di circa due minuti al traguardo di Gressoney-La-Trinitè, nonostante la forza del fuoriclasse spagnolo quando si tratta di correre in discesa, anche con gli scarponi da sci.

Formidabile gara anche al femminile, con le due squadre prime classificate comunque 12a e 13a assoluta e con una lotta in discesa incredibile visto che all’altezza del rifugio Oreste Hutte erano insieme. Al traguardo hanno avuto la meglio Roux-Forsberg-Fiechter sulla squadra griffata C.S. Esercito di De Silvestro-Tomatis la francese Mollaret, con la squadra di casa delle sorelle Bieler e la trentina Teocharis a completare il podio.

Classifica mashile:
1. Lenzi-Boscacci-Eydallin 4h18’50”
2. Kilian-Marti-Anthametten 4h21’08”
3. Lanfranchi-Boffelli-Hermann 4h31’23”
4. Maguet-Reichegger-Antonioli 4h50’11”
5. Barazzuol-Favre-Sevennec 5h00’50”
6. Cazzanelli-Stradelli-Stofner 5h07’44”
7. Beccari-Skiervheim-Aymonod 5h12’39”
8. Salvadori-Cappelletti-Oberbacher 5h13’12”
9. Cavaliere-Bernabè-Albos 5h24’33”
10. Pasini-Antonioli-Tiraboschi 5h28’35”

Classifica femminile
1. Fiechter-Forsberg-Roux 5h37’49”
2. Tomatis-De Silvestro-Mollaret 5h40’01”
3. Bieler-Bieler-Theocharis 6h51’47”
4. Ghirardi-Balzarini-Stuffer 7h09’52”
5. Locatelli-Cavalli-Stettler 7h26’01”

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.