Il buon sciatore /2

Come ci si comporta
una volta che si hanno gli sci ai piedi? Passo io o passa lui? Posso fermarmi
qui? Prosegue il viaggio nel decalogo dello sciatore stilato dalla FIS

In precedenza ci siamo occupati
delle fasi di preparazione a una giornata sulla neve. Conoscere le proprie
potenzialità e i propri limiti e preparare adeguatamente l’attrezzatura sono i
due presupposti fondamentali per divertirsi in sicura allegria sulle piste da
sci. Ma una volta che si è in mezzo agli altri sciatori, con la neve sotto gli
sci e il vento in faccia, come bisogna comportarsi? Lo spiega la FIS in altri
punti del suo decalogo

3. Scelta della direzione

Lo sci è uno sport di fantasia,
dove ciascuno può inventare, momento per momento, le proprie evoluzioni. Bisogna
però tenere conto che non sempre le condizioni di traffico sulla pista
consentono di fare tutto ciò che passa per la testa. Chi scia deve sapere che
anche le altre persone presenti sulla pista potrebbero volere dirigersi nella
stessa direzione in cui ha in mente di andare lui. Perciò, per evitare
pericolose collisioni, è bene tenere un po’ a freno la propria inventiva e
dirigerla secondo la norma che prevede che sia lo sciatore a monte, e quindi in
posizione dominante, a regolare i propri spostamenti in base alle traiettorie
tracciate dallo sciatore a valle. Chi è davanti ha sempre la precedenza, mentre
chi è dietro deve mantenere una distanza sufficiente in modo da consentire a
chi lo precede di muoversi liberamente.

4. Sorpasso in pista

Sulle piste, a incrociare le
rispettive traiettorie, sono sciatori esperti, amatori, principianti,
arrugginiti che stanno riprendendo confidenza con lo sport e ognuno di questi
viaggia secondo il proprio ritmo (se tutti seguono le prime due regole che
abbiamo dato!). Per questa ragione e per permettere a ciascuno di divertirsi
mantenendo la propria andatura, il sorpasso è sempre consentito, a patto da
essere condotto in totale sicurezza. Che sia effettuato a monte o a valle,
sulla destra o sulla sinistra non importa, quanto conta è che il sorpasso
avvenga in maniera tale da consentire le evoluzioni e i movimenti volontari o
involontari dello sciatore superato. Una manovra da affrontare con prudenza,
quindi, anche perché chi la compie se ne assume la totale responsabilità per
l’intero arco della durata, anche nel caso avvenga ai danni di uno sciatore
fermo.

5. Attraversamenti e incroci

Come sanno tutti gli sciatori
esperti, uno dei momenti più pericolosi è quello dell’immissione in pista dopo
una sosta. Altra operazione da condurre con cautela è l’attraversamento delle
piste, perché si possono intralciare le traiettorie che stanno affrontando
molti altri sciatori. Per questo motivo, occorre che queste due manovre siano
effettuate solo dopo aver guardato e valutato attentamente la situazione del
traffico, in modo da assicurarsi di non essere d’ostacolo a nessuno. Allo
stesso modo, è necessaria particolare cautela anche quando si sta sciando a
velocità ridotte, cercando di non mettere in difficoltà chi segue o precede con
un ritmo più sostenuto.

6. Sosta sulla pista

Vietatissimo fermarsi in mezzo
alla pista, in passaggi obbligati o dove le condizioni di visibilità non sono
buone, a meno che non si tratti di una necessità assoluta. Per rifiatare un
poco o aspettare qualcuno, è bene sostare ai lati del tracciato, che si devono
cercare di raggiungere il più rapidamente possibile anche in caso di caduta.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.