PLP Party & Board Test: a Sestriere il ritorno alle origini del surf da neve
Il mio surf da neve iniziò tanti anni fà, nel 1988 a l’Aquila di Giaveno, una piccola stazione oggi dismessa alle porte di Torino, dove appollaiato su una seggiovia d’antan, forse alla seconda o terza volta che mettevo gli sci, vidi un gruppo di surfisti che scendeva ricamando con eleganza il pendio di neve immacolata. Scoprii che quell’attrezzo su cui si scendeva trasversalmente si chiamava snowboard e toest:rnato a casa iniziai la ricerca di un negozio che ne avesse uno, qualche settimana dopo ero a dar schienate e facciate cercando di scendere e sperando di far almeno due curve in sequenza.
Sono passate 30 stagioni sulla neve ed eccomi qui a Sestriere, dopo una nevicata storica, con gli impianti chiusi e un gruppo di amici in cima a una salita, fatta a piedi, racchette da neve e nel mio caso scietti, con dei surf da neve ai piedi pronti a scendere. Surf da neve e non snowboard; costruiti a mano, completamente in legno e non acquistati in un negozio. Siamo nella capitale della Via Lattea, Sestriere, in occasione del PLP Party & Board Test, ideato da Ettore Barabino di PLP e Gionata Craviotto local di Sestriere e titolare del negozio Surfshoppe, due giorni che seguono una colossale nevicata e con gli impianti ancora chiusi permettono a ciascuno di tracciare la propria linea sulle montagne della Via Lattea.
Ettore Barabino ha tracciato una nuova via nel mondo del surf da neve, quella di costruire a mano, in modo artigianale il surf da neve, usando solo legno, senza lamine e soletta. Un’idea rivoluzionaria per tornare all’antico. Snowboarder storico della scena torinese, ha fatto di un’esigenza, un surf personalizzato per galleggiare in neve fresca, una intuizione e una passione. Ha costruito delle opere d’arte, estreme nella concezione, con shape che ricordano i longboard di “Un Mercoledi da Leoni”, originali nella grafica, alla quale contribuiscono artisti vari. Al Milano Montagna Festival del mese scorso ha vinto il premio come miglior prodotto. PLP sta per Peace Love & Powder, forse il miglior modo per definire il perché si và in montagna con il surf da neve. Per giocare con la neve, nel rispetto delle regole che la montagna ci dà, per muoversi in armonia con un gesto che è prima di tutto estetico, poi atletico, per vivere neve e montagna come i surfisti fanno con le onde del mare.
Ettore ha tracciato una via nuova, qualcuno ha già iniziato a seguirla come i miei amici d’infanzia che costruiscono gli MSP Snowsurf, altri prima o poi arriveranno. Lo snowboard è uno sport per tanti, un business per qualcuno, una filosofia di vita per i più poetici, ma nel momento in cui si chiudono gli attacchi e si mette la punta a valle nella neve fresca, torniamo ad andare in montagna come surfisti sull’oceano.
In allegato le foto del PLP Party & Board Test a Sestriere