Con le qualificazioni dello snowboard slopestyle sono iniziate le Olimpiadi di Sochi in Russia
Questa mattina con le qualificazioni dello slopestyle sono iniziate le Olimpiadi di Sochi in Russia, l’evento più atteso degli sport invernali per il 2014.
Olimpiadi iniziate con polemiche di natura politica, ma su quelle è inutile soffermarsi, tanto lo fanno già i media generalisti.
Polemiche per l’assenza di freestylers italiani, ma per andare alle Olimpiadi non basta essere eventualmente convocati, bisogna qualificarsi e i nostri, pur bravi come Marco Grigis e Simon Gruber, non ci sono riusciti e quindi niente italiani in questa gara.
Polemiche per gli snowboarder di alto livello. Shaun White, oro olimpico a Torino e Vancouver, è qui per far tripletta nell’Half Pipe e doveva provare anche a vincere lo Slopestyle. Ma in questa gara ha dato forfait, preferendo saggiamente concentrarsi sull’halfpipe. Così alcuni diretti concorrenti, con i famosi twitter, hanno scritto che s’è ritirato per paura di perdere, così altre polemiche. Polemiche sulle strutture dello slopestyle, ritenute pericolose da alcuni rider dopo qualche infortunio in allenamento, cosa già vista ai mondiali di La Molina in Spagna nella passata stagione.
Comunque questa mattina finalmente hanno iniziato a parlare i fatti e sono iniziate le prime discese di qualificazione al Rosa Khutor Extreme Park.
Subito protagonista la campionessa olimpica di halfpipe 2010, la canadese Torah Bright, che si qualifica come seconda nella sua heat. Ha l’ambizioso programma di fare “triplete”, visto che gareggerà nello slopestyle, nell’halfpipe e nello snowboardcross, staremo a vedere se è stata una scelta troppo ambiziosa o sarà la protagonista dei giochi. Si sono qualificate direttamente alla finale anche la svizzera Isabel Derungs, la canadese Spencer O’Brien e la finlandese Enni Rukajarvi.
Nelle qualificazioni maschili, le finali si disputeranno sabato 8 febbraio, qualificati Stale Sandbech, Peetu Piioinen, Seb Toots, Jamie Nicholls, Max Parrot, Roope Tonteri, Sven Thorgen e Gjermund Braaten.
A sabato per il racconto della finale.