Snow Passion | Notizie degli sport in montagna / Gare e Eventi  / Therese Johaug e Alexander Bolshunov vincono a Nove Mesto, Francesco De Fabiani 16mo

Therese Johaug e Alexander Bolshunov vincono a Nove Mesto, Francesco De Fabiani 16mo

Therese Johaug si è imposta con autorità nella 10 km a tecnica libera femminile andata in scena a Nove Mesto, in Repubblica Ceca. La norvegese è rimasta in testa dall’inizio alla fine, rifilando 327 alla russa Natalia Neprayeva, quest’ultima brava nel superare agli 8,5 km Heidi Weng, a lungo dietro alla compagna di squadra ma in calo nel finale. In casa Italia prosegue il momento positivo di Anna Comarella, 21ma e ancora a punti dopo un Tour de Ski brillante, mentre è 32ma Ilaria Debertolis, che ha disputato una prova più che positiva, non riuscendo per un soffio a rientrare tra le migliori trenta.

In campo maschile a dettare legge nella 15 km a tecnica libera è stato il russo Alexander Bolshunov, bravo nel superare il finlandese Ivo Niskanen di 243 e a consolidare così il primo posto nella classifica generale della Cdm conquistato in Val di Fiemme ai danni di Johannes Klaebo, oggi settimo. Il norvegese Sjur Roethe, attardato di 40 secondi, ha completato il podio. Notizie confortanti per il team azzurro arrivano da Francesco De Fabiani, al rientro dopo alcune gare di assenza. Il 26enne di Gressoney ha conquistato un buon 16° a 1’382, nessun punto invece per Giandomenico Salvadori e Dietmar Koeckler.

Donne e uomini saranno di nuovo protagonisti nella giornata di domenica con altre due prove distance, questa volta ad inseguimento.

Fonte fisi

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.