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Trofeo Mezzalama, 90 anni di storia dello scialpinismo


Dopo lo stop imposto dalla pandemia nel 2021, ritorna il Trofeo Mezzalama, sabato 22 aprile 2023
Il Trofeo Mezzalama è più di una gara di scialpinismo, è l’emblema di come si addomesticano e si superano le difficoltà della montagna, dell’aria sottile dei 4000, di come l’agonismo abbia elevato le performance di uomini e materiali al cospetto di montagne che sono lì da millenni e che da un paio di secoli sono ormai oggetto dell’attenzione di chi ama salire le vette delle Alpi.

In origine lo scialpinismo era usare lo sci come mezzo di trasporto nella montagna invernale, passare di valle in valle attraverso i colli, più velocemente che con le racchette da neve. “Alpinismo Invernale” di Marcel Kurz è il primo libro dedicato a questa attività, un libro sulle origini dello scialpinismo, una pietra miliare di un modo di comunicare la montagna che oggi ha cambiato radicalmente forma e velocità, grazie a internet, al web, ai siti dedicati all’informazione di montagna in tempo reale.

La nascita del Trofeo Mezzalama, ha origine dalla morte in una valanga nel 1931 di uno dei pionieri italiani dello scialpinismo, Ottorino Mezzalama. I compagni di Mezzalama del Club Alpino Accademico Italiano, del CAI Torino e dello Ski Club Torino, che per ricordarlo organizzarono una traversata agonistica del Monte Rosa, dal Colle del Teodulo a Gressoney, poi interrotta per maltempo alla Capanna Sella.
Era il 1933, da allora sono passati 90 anni.

Chi ha memoria di tutto questo e contribuisce a tramandarla è Pietro Crivellaro, giornalista, Accademico del CAI e soprattutto storico del Trofeo Mezzalama e decano dell’Ufficio Stampa del Trofeo Mezzalama:
“L’epopea del Mezzalama alle origini, negli anni Trenta, si intreccia con la storia dell’Italia fascista. La straordinarietà della gara estrema, degna del nostro paese allora massima potenza sportiva europea, è stata certificata e tramandata dalle ampie cronache di testate come La Stampa, la Gazzetta dello Sport, il Corriere della Sera, e negli anni Settanta anche da Tuttosport.
Tappe decisive dell’epopea delle origini furono le ripetute vittorie degli alpini addestrati dalla nuova scuola militare di Aosta. Gli stessi alpini del capitano Silvestri che nel 1936 strapparono alle Olimpiadi di Garmisch la prima medaglia d’oro italiana, precedendo gli specialisti nordici e umiliando in casa gli atleti di Hitler.
Il film Maratona Bianca di Mario Craveri, versione romanzata del Mezzalama 1935, è una testimonianza splendida ed eloquente delle origini dell’epopea creata da un pugno di eroiche squadre, trainate nella fiction dai nomi famosi di Paula Wiesinger e Giusto Gervasutti.”

Questo per le due vite del Mezzalama, la prima dal 1933 al 1940, 6 edizioni, la seconda dal 1971 al 1983, con 4 edizioni, quindi lo stop per le problematiche legate al maltempo non prevedibile con la precisione odierna.
Dal 1997 la terza vita, la rinascita del Trofeo Mezzalama, con cadenza biennale, con la Fondazione Trofeo Mezzalama, con Adriano Favre cuore e anima di questa manifestazionee con le giovani e fortissime guide Francois Cazzanelli ed Emrik Favre che stanno affiancando Adriano Favre nel tenere le redini di questa prestigiosa e affascinante competizione alpina.

Appuntamento a tutti sabato 22 aprile per la cronaca del XXIII Trofeo Mezzalama su www.snowpassion.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.